La multifunzionalità si conferma una delle carte vincenti dell’agricoltura italiana. Lo certifica il rapporto Istat sull’andamento dell’economia agricola relativo al 2017.
L’analisi evidenzia una crescita del 4,9% del valore aggiunto sull’anno precedente delle attività di trasformazione, vendita diretta, produzione di mangimi, energie rinnovabili, sistemazione di parchi e giardini, oltre che dell’agriturismo, delle fattorie didattiche e dell’agricoltura sociale.
Le attività che hanno allargato il perimetro dell’agricoltura, grazie alla Legge di Orientamento, rappresentano, secondo i dati Istat, il 9% della produzione del settore e pongono l’Italia al primo posto nella Ue. La crescita maggiore l’hanno messa a segno l’agriturismo (+5,1%) e la produzione di energie rinnovabili (+5,2%), ma sono buone le performance anche delle vendite dirette e dell’agricoltura sociale.
Salto di qualità sul fronte dell’innovazione, in particolare con l’agricoltura di precisione che offre nuove opportunità di reddito e garantisce prodotti più sicuri e rispetto dell’ambiente e della biodiversità. E crescono anche gli investimenti.
I dati evidenziano poi la leadership dell’Italia nella Ue per valore aggiunto: con 31,5 miliardi il nostro Paese si colloca al primo posto seguito dalla Francia, con 29,3 miliardi, e dalla Spagna con 27,7 miliardi. L’ampia varietà di colture, la qualità e quantità di Dop, Igt, Stg e prodotti tradizionali oltre che il ricchissimo paniere di vini blasonati vengono considerati dall’Istat la grande ricchezza del made in Italy.
Fonte: il puntocoldiretti