Ue-Italia, braccio di ferro per risorse agricoltura

da Redazione uvadatavola.com

La partita sui migranti è solo una delle quattro questioni che l’attuale governo a trazione Lega-Cinque Stelle vuole rinegoziare con l’UE.

Altro nodo di scontro sono i conti pubblici, con l’Italia che vuole allentare i vincoli di bilancio e la Commissione Ue che chiede di ridurre il deficit. C’è poi la posizione di apertura alla Russia, che ha messo in allarme le cancellerie europee che a breve dovranno decidere delle sanzioni verso Mosca, che scadono a fine luglio (questione strettamente legata all’embargo della Russia nei confronti di alcuni prodotti europei, molti dei quali agricoli).

Senza considerare la richiesta fatta da Roma a Bruxelles di intervenire a tutela dei prodotti agricoli italiani. Quattro fronti che rendono non certo facile per Roma i due vertici Ue che si terranno domenica 24 e il 28 e 29 giugno.

Il nodo delle risorse per l’agricoltura
A inizio giugno la Commissione europea ha presentato a Bruxelles la bozza di riforma della Politica agricola comune per il periodo 2021-2027, che tiene conto del calo dei contributi della Gran Bretagna, in uscita dalla Ue.

L’agricoltura italiana riceverà 2,7 miliardi in meno. Una misura vista come fumo negli occhi dall’Italia, che chiede invece maggiore tutela per il Made in Italy. 

 

Fonte: ilsole24ore.com

 
 

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