Uva cilena in USA, si prevede un calo

da Redazione uvadatavola.com

Il “Foreign Agricultural Service” (FAS) del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti ha previsto un calo dell’1,5% delle esportazioni di uva da tavola cilena per la stagione 2018-19, durante la quale si ipotizza una produzione pari a 720.000 tonnellate.

L’ente ha dichiarato che i dati sono stati calcolati sulla base dei volumi medi produttivi degli ultimi anni, considerando il rinnovo varietale in atto negli areali interessati.

Gli Stati Uniti sono il primo mercato per le uve da tavola cilene, infatti hanno intercettato il 47% delle esportazioni totali del Paese sudamericano nella stagione 2016-17.

La valle di Copiapo spedisce, generalmente,  il 70% dei volumi raccolti negli Stati Uniti. Le esportazioni dalla regione settentrionale in questa stagione dovrebbero essere di circa 90.200 milioni di tonnellate.

Il rapporto ha anche evidenziato i produttori cileni di uva da tavola hanno avviato il rinnovo varietale dei loro impianti. Si tratta di un’operazione che sta investendo il 20% della superficie coltivata ad ava da tavola. Il processo, però si  dimostrato “particolarmente critico” nella valle di Copiapo, a causa della grande percentuale di frutta spedita negli Stati Uniti, un mercato che richiede sempre più varietà sia con seme che apirene. 

L’uva da tavola è il frutto più coltivato in Cile. L’area coltivata si estende dalla valle di Copiapo alla regione di Maule, sita nella parte meridionale del paese.

 

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