In diretta dai vigneti: colatura prefiorale ed erinosi

da Redazione uvadatavola.com

Le favorevoli condizioni meteo delle scorse settimane hanno favorito un buon sviluppo vegetativo dei vigneti di uva da tavola in Puglia.

A differenza degli scorsi anni, nell’attuale stagione la presenza di piante con clorosi (fisiopatia moltro presente in questo periodo) è molto attenuata o addirittura assente.

Lo sviluppo del grappolo si presenta ottimale per tutte le varietà, con e senza semi. Segnalati sporadici casi di escoriosi, che in alcuni casi ha colpito anche il grappolo laddove non sono stati eseguiti idonei trattamenti fitosanitari sin dalle primissime fasi del germogliamento.

Nelle zone precoci del Sud-Est Barese e dell’Arco Jonico, i vigneti coperti sono tra la fase di fine fioritura e quella di inizio allegagione. Attualmente si registra una scarsa presenza o spesso una totale assenza di Frankliniella occidentalis, da non confondersi con altri tripidi (ad es. neri) per i quali non è necessario alcun trattamento fitosanitario. Tuttavia si raccomanda un costante monitoraggio dei grappoli al fine di eseguire interventi mirati.

Negli ultimi giorni in questi areali si è verificato un eccesso di colatura prefiorale (o “shedding”, vedi articolo correlato) su alcune varietà come Superior seedless, Palieri e Vittoria.

Colatura prefiorale o “shedding” su Superior seedless.

Nelle zone più tardive i vigneti sono tra la fase di distensione grappolo (scoperti) e quella di inizio fioritura (coperti). Anche in questo caso non sono stati rilevati problemi fitosanitari degni di nota, se non la presenza di casi isolati di erinosi causata dall’acaro erifode Colomerus vitis, i cui sintomi non sono da confondersi con le galle di fillossera. Per l’erinosi non è quasi mai necessario intervenire in quanto, oltre ad interessare poche piante, si controlla facilmente con trattamenti a base di zolfo che spesso vengono eseguiti in questa fase per l’oidio.

Erinosi della vite.

Segnalata anche la presenza di ragnetto rosso. L’emergenza fillossera su alcune varietà, come Superior seedless, sembra essere rientrata in seguito a mirati interventi fitosanitari.

 

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Autore: La Redazione

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