Analisi dei residui di QAC (composti di ammonio quaternario) in prodotti ortofrutticoli

da Redazione uvadatavola.com

I composti di ammonio quaternario (QAC) sono sostanze chimiche con attività antimicrobica e sono utilizzati nelle procedure standard di igienizzazione lungo la catena alimentare.

Non è improbabile, di conseguenza, che residui di queste sostanze possano restare sugli alimenti in quantità rilevabile.

Tali composti, in base alle “linee guida per il corretto utilizzo degli antisettici-disinfettanti” sono tossici per l’uomo, specie se ingeriti, e considerati ad alto impatto ambientale in quando stabili nel tempo e difficilmente degradabili.

L’uso di uno di questi composti, il DDAC (didecyldimethylammonium chloride) è consentito solo come componente in formulati per uso fitosanitario, ma è limitato all’uso su piante ornamentali in ambienti chiusi (Reg. EU No. 540/2011, No. 291). 

L’impiego delle suddette sostanze su prodotti alimentari non è consentito in tutta l’Unione Europea. In alcuni paesi non europei, invece, si utilizzano formulati contenenti sali di ammonio quaternario in post-raccolta su frutta, e quindi anche su uva da tavola, per le loro proprietà fungicide e battericide. 

Si sta creando, negli ultimi tempi, un vero e proprio <span”>stato di allerta relativo ai “composti quaternari” sorto a causa di residui di cloruro di benzalconio (BAC) e didecil-dimetilammonio cloruro (DDAC) rilevati su molteplici prodotti ortofrutticoli di varia origine.

A livello europeo, purtroppo, non esistono ancora limiti massimi ammessi per questi principi attivi su prodotti alimentari, pertanto si applica il valore di default pari a 0,01 mg/kg.

Sulla base delle più recenti linee guida europee, sviluppate nel corso delle ultime settimane e presentate in occasione di recenti convegni internazionali, Agro.Biolab Laboratory ha messo a punto un metodo rapido, sensibile, efficace per l’analisi di questi principi attivi in diverse matrici alimentari. Oltre ai principali tipi di frutta e verdura, il metodo è applicabile anche a prodotti trasformati come salse, sughi, piatti pronti.

Il metodo utilizza il sistema HPLC-MS/MS, in grado di rilevare con elevata sensibilità e selettività i diversi composti di ammonio quaternario potenzialmente presenti sui prodotti alimentari.

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