Le avverse condizioni climatiche degli ultimi giorni stanno creando non pochi problemi ai vigneti, specie sulle varietà medio-tardive non provviste di teli di copertura.
Il clima instabile, caratterizzato da precipitazioni alternate a schiarite e con temperature al di sotto della media del periodo, sta provocando disformità nelle fasi fenologiche: nello stesso vigneto si osservano grappoli in fiore e grappoli con bacche già di 6-8 mm. Questo fenomeno impedisce l’ottimale posizionamento degli interventi fogliari volti all’ingrossamento della bacca.
Tali condizioni hanno causato, inoltre, un allungamento del periodo di fioritura. I grappoli, non andati incontro ad un ottimale processo di colatura, si presentano in diversi casi pieni e spesso acinellati. Da segnalare, invece, la buona qualità delle uve precoci, in particolare Vittoria e Black Magic. Quest’ultima, in più casi, sta andando incontro alla fase di inizio invaiatura.
Varietà Black magic ad inizio invaiatura.
Problemi fitosanitari
Nei vigneti coperti, in particolar modo su Vittoria, il problema principale è rappresentato dall’oidio. Condizioni climatiche fresche ed umide, associate a piante in attiva crescita, costituiscono condizioni ottimali per lo sviluppo del patogeno. Si raccomanda pertanto di accorciare l’intervallo tra un trattamento antioidico e l’altro, alternando opportunamente (per quanto possibile) le diverse molecole disponibili elencate nei disciplinari di produzione integrata e, se necessario, effettuare solforazioni a secco tra un trattamento e l’altro.
In questo periodo, va tenuto sotto controllo il volo della prima generazione carpofaga della tignoletta della vite. Si ricorda che per posizionare in modo opportuno il primo trattamento insetticida è necessario utilizzare le trappole a feromoni e assicurarsi che gli acini abbiano raggiunto la recettività all’insetto. Per l’individuazione del momento più opportuno all’esecuzione del trattamento si raccomanda pertanto il parere di un tecnico qualificato. Si consiglia di monitorare frequentemente le trappole ed eventualmente la presenza di uova sui grappoli, specie nelle zone perimetrali. Si ricorda che il picco massimo di sfarfallamento si osserva a cavallo tra la prima e la seconda decade di Giugno, parametro comunque variabile e dipendente dalla zona.
Ancora presente, in diversi vigneti, la Frankliniella occidentalis, nonostante in molti casi gli acini abbiano raggiunto e superato i 10-15 mm. La presenza dell’insetto è favorita dal prolungarsi del periodo di fioritura e dal susseguirsi di giornate ventose che ne favoriscono la diffusione. Appare perciò opportuno continuare il monitoraggio fino alla completa colatura del grappolo.
Danni da ovideposizione causati da Frankliniella occidentalis.
Infine, segnalata da alcuni nostri lettori la presenza di ragnetto rosso sulle foglie nella zona di Castellaneta (TA). Ricordiamo che secondo le “Norme Eco-Sostenibili per la difesa Fitosanitaria” della Regione Puglia, la soglia di intervento è pari al 35-40% di foglie infestate. L’impiego di zolfo come antioidico, può contenere le popolazioni di ragnetto rosso a livelli accettabili e la presenza di predatori naturali associata all’impiego di sostanze attive selettive nei confronti di tali predatori, contribuiscono al contenimento degli acari nel vigneto.
Le indicazioni qui riportate hanno sempre un valore indicativo. Raccomandiamo, pertanto, l’ausilio di un tecnico qualificato.
Autore: la Redazione
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