Speciale nuove varietà: intervista a Stefano Somma e Tonio Romito sulle varietà Grape & Grape

da Redazione uvadatavola.com

La Redazione ha intervistato Stefano Somma (Agrisoil) e Tonio Romito (Agriproject), referenti della Società Grape & Grape, per raccogliere più informazioni sulle 3 varietà da loro distribuite: Apulia, Luisa e Fiammetta seedless.

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Dott. Somma, iniziamo ad inquadrare brevemente le 3 varietà da lei costituite.

Somma: Le varietà che ho costituito e brevettato sono Apulia, Luisa e Fiammetta. Anche se  diverse per proprietà organolettiche, colore, gusto (sempre gradevole) ed epoche di maturazione, hanno in comune caratteristiche che consentono di ridurre i costi di produzione, in quanto sono di facile gestione sia in campo che durante le fasi di trasporto e conservazione. La varietà Apulia, già presente e diffusamente coltivata sul nostro territorio è di colore rosso-violaceo; Luisa è giallo oro ed è in produzione su alcuni ettari, mentre la varietà Fiammetta, di colore rosso, è attualmente in fase di sperimentazione avanzata, pronta per la produzione. Apulia è a maturazione tardiva, più o meno la stessa epoca di maturazione della Crimson, ha una buona resistenza sulla pianta, elevata produttività, basso costo di produzione ed una buona resistenza alla frigoconservazione oltre ad una elevata shelf-life. Luisa è una varietà precoce, nei nostri areali a fine luglio è già pronta in pieno campo senza l’utilizzo di teli di copertura, ha leggero sapore di moscato, ha un interessante ed intenso colore giallo che attira i consumatori, i quali richiedono uve con colori definiti e forti. È una varietà che resiste bene sulla pianta, non si macchia, non spacca. Con la copertura è possibile anticipare ulteriormente la maturazione e in Sicilia si stanno conducendo prove in questo senso. La Fiammetta è una varietà caratterizzato da un colore rosso intenso, che viene proposta per realizzare i confezioni di uve a due colori, rosso-giallo o rosso-nero, particolarmente attraenti.

Come è giunto alla costituzione di queste varietà?

Somma: L’interesse per le uve apirene nasce molti anni fa, grazie alla guida del Prof. Pellegrino Manzo che mi ha instradato in questo settore,  poi è diventato per me prima una passione ed ora una attività professionale. Realizzo incroci ormai da 20 anni e queste varietà di cui parliamo oggi sono i primi frutti rispondenti agli obiettivi di miglioramento varietale prefissati. Altri lavori sono in corso e a breve saranno disponibili altre varietà apirene innovative. Il mio lavoro di breeding si è svolto all’interno di Agrisoil. Oggi la collaborazione tra Agrisoil e Agriproject  realizza una sinergia che ha per obiettivo il rinnovamento del sistema varietale pugliese e non solo, partendo già dalla ricerca e dalla sperimentazione che sono base della filiera,  con varietà italiane che siano particolarmente idonee alla realtà dell’Italia Meridionale che possano caratterizzare e rendere distinguibile ed individuabile le produzioni di uva da tavola italiane. Dalla collaborazione di Agrisoil e Agriproject, nasce la Società Grape & Grape che distribuisce sul territorio le varietà costituite.

Tonio Romito: Credo che sia importante, inoltre, sottolineare il motivo per cui Agriproject e Agrisoil hanno scelto di fare insieme questo percorso. Si tratta di due Società costituite da agronomi che sul territorio da 25 anni forniscono assistenza tecnica agronomica (Agriproject) e servizi di analisi e breeding (Agrisoil). Il rapporto costante e continuo che Agriproject ha avuto negli anni con il mondo della produzione ci ha permesso di rilevare la  necessità di rinnovare il parco varietale soprattutto nell’ambito delle senza semi e di far fronte alla mancanza di varietà selezionate sul territorio (così come è avvenuto 100 anni fa per l’uva Italia e qualche anno dopo con la Matilde). Quindi abbiamo ritenuto opportuno, interessante e giusto valorizzare insieme agli agricoltori le varietà costituite dal dott. Somma. Queste varietà hanno sicuramente un punto di forza, rappresentato dall’essersi affermate nella fase di selezione, come varietà agronomicamente capaci di rispondere alle condizioni pedoclimatiche del nostro territorio. Resta adesso da completare la valutazione della risposta del mercato alle qualità estetiche ed organolettiche di tali varietà così da comprenderne la valenza dal punto di vista commerciale.

Qual è stato il comportamento che queste varietà stanno mostrando in campo? Ci sono specifiche resistenze o suscettibilità a patogeni od insetti?

Romito: Attualmente, come già ricordato, sono presenti alcuni ettari di Apulia e pochi di Luisa, pertanto d’ora in poi concentreremo l’attenzione soprattutto sulla Apulia in 4 anni di coltivazione. Da agronomo che fa assistenza tecnica in campo, ho osservato fertilità costante ed elevata negli anni (forse troppo elevata), forma del grappolo ottima, rachide robusto, tenuta sulla pianta eccellente. Si tratta di una varietà che da un punto di vista ampelografico è da considerare tardiva, ma che nel 2013 in campo, zona Turi, Arco Jonico e zona Barletta, si è potuta raccogliere da fine agosto a fine novembre. Quanto alla resistenza o meno ai patogeni credo sia più corretto non sbilanciarsi troppo su questo tema, ma riguardo gli insetti ho constatato che Apulia è molto resistente ai tripidi (ci sono innesti di Apulia per i quali non è stato necessario trattare per tale insetto).

Somma: Un’altro pregio di questa varietà, il più importante, è che può essere gestita con un basso costo di produzione. In una situazione di mercato in cui è sempre più difficile spuntare dei prezzi di vendita elevati, la riduzione del costo di produzione consente di ottenere margini significativi. Inoltre è molto versatile nella lavorazione post-raccolta. Infatti,  si presta a confezionamenti diversi, dal cestino di 0,5 kg o 1 kg al tradizionale plateau, secondo le richieste dei mercati.

Romito:  La colorazione avviene regolarmente, il °Brix è di 17-18, la dimensione media della bacca è di 21-23 mm di diametro. Va detto che le specifiche del mercato inglese prevedono un diametro minimo della bacca di 18 mm. Per l’Apulia, con un solo intervento  di acido gibberellico si raggiunge  il calibro medio di 23-25 mm.

Apulia seedless.

Come si pota questa varietà?

Somma: le prime gemme sono fertili  pertanto la potatura è molto semplice e qualunque potatore del territorio che abbia le nozioni comuni può lavorarci tranquillamente. La potatura corta poi non vincola i sesti di impianto

Parliamo del sesto di impianto e del tipo di impalco.

Romito: Il sesto suggerito è di 2,50 x 2,50 m. Va detto solo che come tutte le varietà di uva a bacca colorata, ha bisogno di una certa quantità di luce e giusto equilibrio vegeto-produttivo per giungere a maturazione. Ma questo è quello che cerca qualunque varietà.

Ci sono difetti riscontrabili nell’Apulia?

Somma: Un difetto è la grandezza del grappolo, un po’ elevata, che comporta un numero elevato di acini. Si arriva facilmente a superare 2 kg a grappolo. Ne deriva che se il produttore lascia troppi grappoli si possono avere ritardi nella maturazione. La colatura naturale del grappolo in fioritura è invece buona, questo perché si tratta di una varietà che asseconda l’andamento climatico. Ha un germogliamento tranquillo ed una spinta vegetativa che coincide proprio con l’innalzamento delle temperature che caratterizzano il nostro clima nel mese di maggio. Ciò produce  uno slancio vegetativo dell’apice che è la causa della buona colatura. Quanto al germogliamento, questo  avviene senza l’utilizzo di teli di copertura (quindi sotto rete antigrandine). I teli vengono posizionati solo da agosto in poi se si intende spingersi nella raccolta ad ottobre o oltre.

Parliamo delle altre due varietà.

Somma: La Luisa segue come diffusione l’Apulia. Fino ad ora sono pochi gli ettari in produzione, ma da quest’anno (2014) ci saranno in Puglia e in Sicilia diversi ettari con questa varietà. La Sicilia è piuttosto interessata per via del colore giallo intenso, che viene raggiunto senza ricorrere ad operazioni colturali particolari e in modo del tutto naturale. In pieno campo, come già detto, matura a fine luglio, sotto serra può maturare molto prima. Inoltre non si  macchia, assolutamente, e non spacca. La buccia  è sottile ma resistente e non percepita alla masticazione. Il sapore è leggermente moscato, il °Brix supera tranquillamente 19-20 e l’equilibrio tra acidi e zuccheri è perfetto, elemento che la rende molto gradevole nel gusto. Infine resiste molto bene, oltre 3 mesi, in cella frigo dove rimane intatta. Quindi può essere presente sul mercato dai primi di luglio fino alla fine di agosto e anche oltre con la frigoconservazione. Da sottolineare, inoltre, che il rachide è robusto e non sgrana. Le premesse sono veramente buone.

Luisa seedless.

Anche per la Luisa non ci sono problemi di potatura come per Apulia.

Somma: nessun problema, la potatura è corta e facile, non c’è bisogno di cure particolari ne di operazioni di diradamento degli acini.

È una varietà produttiva?

Somma: La Luisa produce dalla prima all’ultima gemma, uno o due grappoli. La produzione può dirsi equilibrata, a differenza dell’Apulia nella quale è un po’ elevata. Il grappolo ha dimensione non eccessiva, con un peso di 0,7-0,8 kg fino ad un massimo di 1 kg.

Quali sono le superfici in produzione di Apulia e di Luisa?

Romito: Per la varietà Apulia nel 2014 avremo 25 ettari in produzione e 30 ettari di nuovi impianti, tra Puglia e Basilicata, mentre per la Luisa siamo attorno ai 6-7 ettari in produzione.

Qual è il meccanismo di commercializzazione di queste varietà?

Somma: Apulia, Luisa e Fiammetta sono 3 varietà brevettate. Grape & Grape ha deciso di andare incontro all’agricoltore limitandosi a far pagare le royalty soltanto all’ impianto, dopodiché  l’agricoltore ha  la possibilità di coltivarla e di commercializzarla come meglio crede. Quindi si tratta di un meccanismo molto semplice. Gli unici obblighi cui il produttore è vincolato, previa stipula di un contratto, sono la distruzione dei residui di potatura, l’impegno a non diffondere materiale di propagazione e la comunicazione del soggetto commerciale a cui l’uva è stata venduta.

Romito: Considerando il nostro territorio e come questo è strutturato, crediamo che la cosa migliore da fare sia lasciare libero il produttore di vendere a chi, di volta in volta, ritiene più opportuno. Abbiamo evitato di costruire meccanismi di limitazione della produzione e della commercializzazione, tipo “club”, dove i pochi commercianti che ne fanno parte possono esplorare un limitato numero di canali commerciali per commercializzare queste uve.

Fiammetta seedless.

Perchè questa scelta di non limitare in alcun modo la commercializzazione delle 3 varietà?

Romito: La considerazione di fondo che abbiamo fatto è che il nostro territorio ha la necessità di modificare il proprio parco varietale sostituendo in parte alcune delle varietà che fino ad ora sono prodotte. Noi crediamo che questa modifica, questo passo avanti, non si possa attuare limitando l’utilizzo delle nuove varietà a pochi produttori e pochi commercianti. Una varietà non può diffondersi se non parte dal basso, se non viene lasciata libera.

Qual è stata la risposta del mercato a queste nuove varietà?

Romito: Fino ad ora i volumi prodotti e commercializzati sono riferiti alla sola Apulia. Vi è ad oggi un solo operatore commerciale, specialista di senza semi, che ha commercializzato le uve Apulia. Per la Luisa la risposta arriverà con l’entrata in produzione dei primi ettari a partire da questo 2014. Ma per ciascuna delle due varietà ogni commerciante sarà libero di sondare la risposta dei propri canali commerciali. Senza alcuna limitazione.

Somma: Vorrei sottolineare anche che queste uve, sono state selezionate in Italia, nel nostro territorio, e verranno prodotte in Italia, nei nostri territori, differenziandosi in questo dalle altre varietà globalizzate,  prodotte anche in altri Paesi del Mediterraneo e del mondo. Apulia, Luisa e Fiammetta hanno il pregio in più del legame col territorio, e credo che questo sia un concetto importante. Anche perché in questo modo le nostre produzioni non saranno sostituibili con quelle provenienti da altri Paesi dove è possibile produrre con costi di produzione più bassi. Se sostituiamo le varietà che ci sono oggi sul territorio con altre varietà prodotte dalle varie multinazionali che vendono le stesse uve in tutto il mondo, perdiamo il rapporto uva-territorio fino ad ora esistente, perdiamo la nostra identità e, quel che è peggio, diventiamo sostituibili da chi produce la stessa uva a costi inferiori.

Romito: Con l’Apulia e con la Luisa abbiamo la possibilità di creare un prodotto legato al territorio, da sviluppare solo nel nostro Paese. Un’uva che profuma del nostro territorio e delle nostre tecniche agronomiche. Approcciarci alla viticoltura da tavola in questo modo, credo, ci darà la possibilità di continuare a produrre uva ancora a lungo.

Per maggiori informazioni: www.grapeandgrape.it

E-mail: [email protected]

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