L’oidio è una malattia pericolosissima per l’uva da tavola. Il suo adattamento ai climi dell’Italia meridionale permette al fungo che ne è l’agente causale di svilupparsi e creare problemi per gran parte del ciclo vegetativo.
Una pubblicazione, apparsa nel Marzo del 2012 sulla rivista scientifica “African Journal of Agricoltural Research”, indica che C. Özer e altri ricercatori, provenienti dall’Istituto di Ricerca in Viticoltura e dal Dipartimento di Protezione Vegetale della Facoltà di Agraria di Tekirdağ (Turchia), hanno selezionato due varietà di vite tolleranti all’oidio. I cloni (uno di varietà di vite da vino, l’altro di vite da tavola) sono stati ottenuti incrociando varietà di Vitis vinifera con altre specie del genere Vitis individuate nella zona costiera della Regione del Mar Nero.
La difficoltà principale incontrata nel lavoro di miglioramento genetico è data dalla capacità di selezionare varietà che, anche se tolleranti, presentano buone caratteristiche e qualitative del prodotto. Ulteriori studi su questo fronte sarebbero di grande aiuto all’intero settore della viticoltura da tavola.
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Fonte: African Journal of Agricoltural Research