Alberto Pirovano, il creatore della varietà Italia

da Redazione uvadatavola.com

Alberto Pirovano ha legato la sua notorietà mondiale alle sue ricerche sulla mutagenesi indotta dalle onde elettromagnetiche e alla attività di costitutore di uva da tavola, in particolare della varietà Italia.

Nato a Vaprio d’Adda nel marzo del 1884 da una famiglia di vivaisti, iniziò molto giovane a lavorare presso la sua azienda. Dotato di viva intelligenza, grande curiosità intellettuale e passione per lo studio, si dedicò al miglioramento genetico dell’uva da tavola già avviato, con successo, dal padre Luigi, costitutore,tra le altre, della cultivar Moscato d’Adda.

Nel 1899, a soli 15 anni, iniziava la sua attività di ibridatore, ed è da un incrocio del 1911, tra i vitigni Bicane e Moscato d’Amburgo, che otteneva la varietà Italia, introdotta in commercio nella prima metà degli anni ‘20 e da subito diffusasi con grande successo in Europa e Sud America, procurando al suo costitutore una fama mondiale.

Nel 1922 pubblicò la nota “La mutazione elettrica delle specie botaniche” contenente le prime deduzioni sperimentali sulla possibilità di aumentare la variabilità genetica nei vegetali per effetto dei campi magnetici e delle radiazioni ionizzanti e ultraviolette, anticipando gli studi sulla mutagenesi sperimentale che hanno caratterizzato l’attività di miglioramento nella seconda metà del novecento.

Oltre a proseguire le ricerche sull’applicazione della mutagenesi, continuò a lavorare nel miglioramento dell’uva da tavola che, senza ripetere il successo universale dell’uva Italia, ha contribuito alla crescita della viticoltura italiana con una serie di varietà come Volta, Angelo Longo, Perlona, Suavis e Primiera.

Morì a Roma il 23 febbraio 1973, ma i risultati del suo lavoro di “breeder” sono ben vivi, a cominciare dalla varietà Italia, ancora oggi una delle varietà di uva da tavola più importanti del nostro Paese.

Fonte: Informazioni dai Georgofili

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