Italia sempre più bio. A fine 2012 l’estensione dei suoli investiti e in conversione biologica sono pari 1.167.362 ettari, registrando un incremento del 6,4% rispetto all’anno precedente.
Il biologico in Italia interessa il 9,1% della Superficie Agricola Utilizzata (Sau) e gli operatori del settore sono 49.709. Di questi, l’81% sono produttori esclusivi, l’11% preparatori (ossia imprenditori che svolgono attività di vendita al dettaglio), il 7% preparatori misti (ossia produttori e preparatori), l’1% sono importatori. Rispetto ai dati del 2011 il numero di operatori è cresciuto del 3%. Il 61,8% degli oltre 8 mila comuni italiani ospita almeno un’azienda bio sul proprio territorio.
A rilevarlo è l’edizione 2014 dell’Annuario dei dati ambientali dell’Ispra presentato lo scorso 24 luglio a Roma. Le aziende bio sono distribuite prevalentemente nelle regioni del Sud: al primo posto risulta la Sicilia, seguita da Calabria, Puglia ed Emilia-Romagna.
La leadership per numero d’imprese di trasformazione spetta all’Emilia-Romagna, seguita dal Veneto. Il 50% della superficie bio riguarda foraggio, i cereali e i pascoli; seguono le coltivazioni arboree, tra cui olivo, vite, agrumi e frutta (24%). Il foraggio verde da seminativi (17,8%), i cereali (17,5%), i prati e i pascoli (17%) sono le colture bio più rappresentate, seguite dalla vite (4,7%) e dalle altre colture permanenti (4,7%).
Fonte: www.adnkronos.com