La crisi continua a colpire duramente il settore ortofrutticolo. Nel 2012 i produttori hanno visto erosi i propri guadagni a causa di una serie di congiunture negative che hanno annullato l’effetto positivo indotto dall’incremento dei prezzi rispetto all’anno passato.
Se il 2011 è stato l’anno più critico nell’ultimo decennio, soprattutto per la frutta estiva, il 2012 ha visto un’impennata dei costi nelle aziende agricole tra contributi previdenziali, Imu, carburanti e mezzi tecnici.
Per uscire dalla crisi, la cooperativa Apofruit Italia ha elaborato un pacchetto di progetti per il prossimo triennio, individuando cinque aree strategiche: rinnovamento varietale, sviluppo delle specie strategiche destinate al mercato internazionale (uva da tavola, kiwi, mele) e delle attività con i partner (Mediterraneo Group dovrebbe passare dai 28 milioni del 2011 ai 40 milioni di euro di fatturato nel 2015), crescita dei prodotti a marchio proprio (dai 40 milioni di fatturato del 2011 a 70 milioni del 2015) e dell’export(dal 30% al 40% del fatturato).
“Un piano – evidenzia il direttore generale della cooperativa Renzo Piraccini – finalizzato non alla crescita dei volumi ma al miglioramento della qualità dei prodotti conferiti e all’efficienza gestionale. Gli interventi previsti hanno l’obiettivo di qualificare la presenza dei nostri prodotti sul mercato internazionale e di ridurre i costi di gestione. Gran parte degli investimenti previsti negli stabilimenti, che ammonteranno nel triennio a 15 milioni di euro, saranno destinati alle nuove tecnologie per il confezionamento e al miglioramento delle tecniche di conservazione”.
Fonte: www.apofruit.it