IGP Uva di Puglia: riconoscimento per l’uva da tavola pugliese – Intervista a Giacomo Suglia

da Redazione uvadatavola.com

Uva da Tavola.com ha raggiunto Giacomo Suglia, vicepresidente del consorzio IGP “Uva di Puglia”, per una breve intervista sul marchio comunitario riservato all’uva da tavola pugliese.

Uva da Tavola (UdT): IGP “Uva di Puglia”. Di che si tratta? Giacomo Suglia (GS): L’IGP “Uva di Puglia” è una Indicazione Geografica Protetta relativo all’uva da tavola pugliese. L’iter necessario per ottenere il riconoscimento di questa IGP è iniziato circa 11 anni fa. L’intento è quello di rappresentare il territorio, pertanto le varietà inserite nell’IGP “Uva di Puglia” sono quelle che hanno fatto la storia del nostro areale, ovvero Vittoria, Regina ed Italia per le uve bianche, Palieri come uva nera, e Red Globe come uva rossa. Quindi solo varietà con seme tradizionalmente coltivate in Puglia.

UdT: Quali sono gli obiettivi che si vogliono raggiungere? GS: L’obiettivo è quello di pubblicizzare e rappresentare questa produzione fregiandosi di un marchio riconoscibile come quello della IGP. La forma giuridica è quella del Consorzio. Per poter utilizzare il marchio bisognerà volontariamente sottoporsi ad un controllo a pagamento. Il 75% della spesa viene erogato dall’Unione Europea, tramite Ministero e Regione, direttamente al Consorzio. L’altro 25% è invece versato dai soci del Consorzio che in questo modo contribuiscono alla comunicazione da dare ai consumatori.

UdT: In questo modo i consumatori sono molto più attenti ai diversi aspetti salutistici, qualitativi ed ambientali che ruotano attorno ad un prodotto agricolo. GS: Esatto. Il consumatore vuole sapere come, da chi e in che condizioni viene prodotto l’alimento che consuma. L’IGP permette al produttore di differenziarsi e al consumatore di conoscere e riconoscere le diverse caratteristiche del prodotto che acquista.

Autore: la Redazione

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