La Puglia convive da sempre con un vero e proprio paradosso idrico: da un lato è dilaniata da annosi fenomeni siccitosi, dall’altro è colpita da alluvioni e piogge torrenziali, con l’aggravante che l’acqua non viene riutilizzata a fini irrigui, a causa della carenza e/o mancanza di infrastrutture ad hoc.
D’altro canto il clima primaverile, ormai una costante dell’inverno pugliese, determina la maturazione precoce dei prodotti agricoli e la conseguente caduta libera dei prezzi in campagna. Mandorli e peschi in fiore a febbraio, mimose già pronte a gennaio, maturazione contemporanea degli ortaggi. Il caldo anomalo rischia ormai ogni anno di far precipitare l’andamento del settore orticolo pugliese, in seria difficoltà per le temperature primaverili.
“I continui sbalzi termici – denuncia il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – non giovano certamente al settore agricolo. Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a caldo fuori stagione. Secondo un monitoraggio condotto dalla Coldiretti Puglia, già si stanno raccogliendo le fave, con un anticipazione della maturazione di circa 20 giorni anche per pomodori e piselli e stanno già fiorendo i mandorli. Il caldo anomalo dell’inverno in corso rischia di far precipitare l’andamento del settore orticolo pugliese, in seria difficoltà per le temperature primaverili. Sono state raccolte contemporaneamente le produzioni di dicembre, gennaio, febbraio, fenomeno che equivale ad una sovrapproduzione e ad una offerta eccessiva rispetto alla stasi dei mercati interni e del Nord Europa”.
In poche ore si passa dal tepore del clima primaverile a sporadici ma devastanti alluvioni, come quello che ha spazzato via il 50% della PLV in provincia di Taranto e ha azzerato la produzione di piante e fiori nel polo floricolo di Leverano in provincia di Lecce.
“E’ stato potenziato il servizio di assistenza tecnica alle aziende agricole – dice il Direttore della Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – per la difesa delle colture dalle avversità meteoriche e dai parassiti e per il supporto alle scelte operative aziendali. In questo contesto è fondamentale riconoscere agli imprenditori agricoli un ruolo incisivo nella gestione del territorio, dell’ambiente e delle aree rurali ed è per questo che la Coldiretti ritiene la condizionalità – elemento fondante della Politica Agricola Comunitaria per cui ogni coltivatore è chiamato a conservare gli habitat naturali, a difendere il territorio e a proteggere le acque – un requisito indispensabile per accedere al sostegno finanziario erogato dalla Comunità Europea”.
Fonte: puglia.coldiretti.it