Un recente articolo apparso su FreshFruitPortal.com descrive i risultati che la California ha raggiunto nel 2011 nel settore dell’uva da tavola: 344.997 tonnellate di uva commercializzata da maggio a gennaio, il secondo miglior dato di sempre nella storia di questo prodotto.
I principali mercati di esportazione dell’uva da tavola prodotta in California sono il Canada (26,6%), il Sud-est asiatico (15,7%), il Messsico (14,3%), la Cina (13,4%) ed il Centro America (5,9%).
Tali dati sono stati diffusi dalla California Table Grape Commission (CTGC), secondo la quale in California si produce il 99% dell’uva da tavola prodotta negli USA.
La California Table Grape Commission è un ente impegnato in modo specifico nella ricerca e valorizzazione delle produzioni di uva da tavola dello Stato della California. Dalle analisi condotte da questo ente si evince che quasi tutti i consumatori americani mangiano uva e quasi tutti preferiscono quella di origine californiana.
“L’obiettivo è fare il modo che i consumatori ne mangino di più, continuando nello stesso tempo a creare nuove opportunità di commercializzazione sul mercato globale” – spiega Susan Day, responsabile marketing internazionale del CTGC.
Ogni anno la California Table Grape Commission svolge anche un lavoro di promozione volto ad incrementare l’acquisto di uva da tavola. Le ricerche dimostrano che i consumatori in tutto il mondo cercano un prodotto con grande sapore, naturalmente sano, conveniente e con ampia possibilità di scelta. Tale attività di promozione include campagne pubblicitarie e azioni volte ad acquisire visibilità in occasione di fiere in tutto il mondo e in partnership con gli esportatori di uva al fine di aumentare la frequenza di acquisto dei consumatori.
Nel nostro contesto attuale è necessario mutuare esempi positivi come quello della California Table Grape Commission così da attivare analoghi (e urgenti) meccanismi di supporto al settore della viticoltura da tavola italiana (ricerca in campo varietale ed economico, strategie di marketing, forme di aggregazione). Meccanismi che appaiono oggi, purtroppo, molto fumosi e molto poco incisivi.
Fonte: www.freshfruitportal.com