Nuovo imprenditore agricolo italiano: giovane, istruito e attento alla qualitá

da Redazione uvadatavola.com

Effervescente e in contro- tendenza. È la fotografia dell’imprenditoria agricola italiana emersa dai dati elaborati dalla società Althesys per il Gruppo Nestlé in Italia nell’ambito dell’iniziativa “Agric(u)ltura: innovazione e nuove idee per il futuro (giovane) del made in Italy” che fornisce una fotografia dell’attuale comparto agro-alimentare italiano.

Il contesto agricolo sta oggi attraversando una progressiva trasformazione che vede nascere una nuova imprenditorialità: giovane, istruita e attenta al fattore qualità, considerato sempre più come un fondamentale driver di sviluppo. Le aziende del comparto stanno cambiando volto e oltre il 40% delle nuove imprese agricole è guidato da giovani sotto i 40 anni, di cui il 19% di essi è laureato (vs 6% del totale imprenditori agricoli) e cresce poi la presenza femminile: oggi il 33% dei nuovi imprenditori è donna.

In un contesto in piena evoluzione (nel primo semestre del 2013 sono nate ben 11.485 nuove iniziative imprenditoriali agricole, con un incremento del 2,8% rispetto allo stesso semestre del 2012), il settore dell’ agricoltura si conferma capace di creare nuova occupazione e di stimolare la nascita di attività imprenditoriali innovative dove rivestono una particolare importanza investimenti in R&S, innovazione tecnologica, strategie di marketing.

“L’agricoltura sta resistendo alla crisi meglio di altri comparti, facendo registrare numeri in crescita: nel 2012 il fatturato complessivo del settore agroalimentare si assestava a quota 53 miliardi di euro (2% dell’economia totale) e oggi il comparto impiega 851.000 persone, ovvero il 4% della forza lavoro del Paese e il doppio del settore moda”, sottolinea Alessandro Marangoni, Ceo Althesys Strategic Consultants.

Fra gli strumenti a supporto di questo processo evolutivo si colloca la Food Reputation Map, innovativo strumento scientifico che permette di misurare la reputazione di qualsiasi produzione agricola e/o alimento, frutto di uno studio accademico condotto da La Sapienza Università di Roma promosso e finanziato dal Gruppo Nestlé in Italia. Come in una radiografia, permette di guardare in profondità, misurare e conoscere in anticipo i punti di forza e di debolezza nel percepito del consumatore di una qualsiasi produzione agricola o di un qualsiasi alimento del nostro Paese, e quindi di operare preliminarmente scelte di business più corrette e puntuali, valutando, impostando e, laddove occorre, correggendo i processi produttivi o i modelli distributivi, comunicativi e di consumo.

“Abbiamo sostenuto il progetto di ricerca dell’Università La Sapienza essenzialmente perché racchiude due elementi chiave per la vita e il futuro della nostra azienda: i giovani e l’agricoltura. Da anni, come Gruppo, guardiamo infatti ai giovani con la massima attenzione ed è recente la nascita del progetto europeo Nestlé needs YOUth che offrirà 20.000 nuove opportunità ai ragazzi sotto i 30 anni, di cui 1.000 in Italia”, commenta Manuela Kron, Direttore Corporate Affairs Gruppo Nestlé in Italia.

“Siamo oggi ancor più orgogliosi di aver supportato la nascita della FRM, uno strumento prezioso che mettiamo a disposizione di tutti quei giovani che lavorano nell’agricoltura in Italia, settore per noi strategico dal quale provengono le materie prime necessarie per le nostre produzioni. Speriamo possa contribuire a migliorare l’efficienza e la competitività del settore agricolo italiano dal quale, come Gruppo in Italia acquistiamo oggi materie prime agricole da fornitori italiani per un valore complessivo di circa 100 milioni di euro all’anno”.

Fonte: confagricoltura.it

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