Modificare il profilo genetico delle piante, al fine di usarlo come strumento per il controllo di agenti patogeni o insetti, è l’obbiettivo di alcuni ricercatori della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, i quali suggeriscono un metodo di lotta alternativo per il controllo della tignoletta della vite. È noto che il metodo della confusione sessuale mira a confondere il maschio al fine di evitare gli accoppiamenti e limitare l’ovideposizione delle femmine. In alcune circostanze (condizioni climatiche, orografia, ecc.) però, il metodo potrebbe non funzionare. Per tale motivo, i ricercatori sostengono che l’approccio corretto sarebbe quello di interferire direttamente con la pianta. La tignoletta è in grado di recepire una miscela di composti volatili prodotti dalla vite, detti cairomoni. Questi sarebbero in grado di attrarre la femmina e regolare i suoi meccanismi di ovodeposizione.
Recenti studi hanno individuato 10 composti di natura terpenica prodotti dal grappolo in grado di interferire con il comportamento dell’insetto. Esperimenti di laboratorio mostrano come semplici variazioni nei rapporti di concentrazione di un composto rispetto ad un altro possono interferire con il processo di interazione pianta-insetto.
Studi di questo tipo aprono le porte a nuove strategie di controllo degli insetti dannosi basate sulla manipolazione genetica dei cairomoni prodotti dalle piante.
Fonte: openpub.fmach.it