Durante la campagna dell’uva da tavola 2012-13, le esportazioni dei Paesi fornitori dell’emisfero sud, hanno raggiunto le 1.400.000 tonnellate circa, ossia il 3,5% in più rispetto alla stagione precedente.
Il Cile ha avuto la più alta quantità di spedizioni all’estero con il 60%, seguito dall’Africa (17%) e Perù (11%). Il restante 11% è giunto da Brasile, Argentina e Australia, secondo quanto riferito da iQonsulting, nel suo rapporto “Attività del Mercato dell’Uva da Tavola 2013”.
Il Brasile ha iniziato la stagione nell’emisfero sud i primi giorni di settembre, seguito dal Perù (fine ottobre), mentre il Cile e Sud Africa hanno iniziato a metà novembre. L’Argentina, invece, ha iniziato ad esportare durante i primi giorni di novembre, l’Australia a metà dicembre. La stagione si è conclusa a luglio, con gli ultimi invii da Australia e Cile.
In termini di mercato, l’Europa ha importato uva da tavola dal Sud del mondo per un totale di 493 mila tonnellate, seguita da Stati Uniti e Asia, dove Hong Kong e Cina si sono evidenziati con una quota di mercato elevata.
“Lo studio presenta un’analisi completa sulle esportazioni dei principali fornitori del Sud del mondo e riporta, inoltre, una relazione dettagliata sul comportamento dei mercati, tra cui Stati Uniti, Europa e Asia per le varietà bianche, rosse e nere (con e senza semi)”.
La relazione comprende un’analisi sulla competitività e una proiezione al 2020 dei principali Paesi produttori, oltre ad uno studio sulle perdite monetarie a causa degli eventi meteorologici.
Fonte: www.portalfruticola.com