“Gli eventi climatici estremi che stanno caratterizzando questo 2013 hanno colpito pesantemente le campagne italiane provocando un calo medio della produzione lorda vendibile agricola superiore al 10%”.
Così la Cia, Confederazione italiana agricoltori, commenta le stime preliminari del Pil diffuse dall’Istat. “L’agricoltura – aggiunge la Cia – continua a pagare le ‘bizze’ del clima e nel terzo trimestre dell’anno registra un calo congiunturale del valore aggiunto. Prima il freddo prolungato e la primavera quasi inesistente hanno compromesso il calendario agricolo in mesi decisivi per il settore. Poi sono arrivati i danni causati dalle frequenti tempeste estive con nubifragi e allagamenti nei campi”.
Ma a pesare sul settore agricolo, non è soltanto il maltempo. “L’agricoltura sconta anche gli effetti della crisi e i problemi del settore, dai costi produttivi alti all’andamento instabile dei prezzi all’origine, con 13.000 aziende costrette a chiudere i battenti come evidenzia l’Inea. Eppure il settore primario continua a garantire occupazione e prodotti di qualità e in una fase di crisi nera dei consumi interni riesce ancora a trainare l’export ‘made in Italy’ incrementando le vendite oltreconfine di cibo e bevande del 6% nei primi otto mesi del 2013”.
“Bisogna continuare ad avere fiducia nell’agricoltura – sottolinea il presidente nazionale della Cia, Giuseppe Politi – e a investire nel settore che rappresenta un volano fondamentale per la ripresa dell’economia e del Paese”.
Fonte: www.agi.it