Dai dati del VI Censimento dell’Agricoltura tenutosi nel 2010 si stima che sono oltre 270mila le aziende agricole in Italia che svolgono attività di vendita diretta al consumatore.
Quasi l’80% di queste rivende i propri prodotti direttamente in azienda, mentre circa il 33% pratica la vendita diretta anche al di fuori dell’azienda presso sagre, fiere e mercati. Negli ultimi anni si va sempre più diffondendo l’e-commerce, (commercio elettronico), che ormai attrae anche il mondo agricolo. Anche la vendita diretta dei prodotti agricoli si serve di questa nuova tecnologia e nel 2010 erano 6617 le imprese che se ne avvalevano; ancora poche però sul totale (circa il 2,5%). La regione più attiva in questo nuovo approccio tecnologico è la Toscana (7,4% del totale), seguita da Trentino Alto Adige (6,9%) e Friuli Venezia Giulia (6,5%). Le più arretrate, risultano invece Calabria (0,5%), Molise e Campania (1%).
Questa nuova frontiera del commercio costituisce un tentativo per fidelizzare maggiormente il consumatore che oggigiorno ha sviluppato una elevata capacità critica. La possibilità del consumatore di connettersi in ogni momento alla rete grazie a smartphone e tablet offre numerosissime opportunità per la vendita on-line di prodotti agricoli.
Ogni azienda potrebbe sfruttare la multicanalità, cioè la vendita attraverso differenti canali che garantisce un costante interesse da parte della clientela; diversi strumenti, come ad esempio la newsletter (comunicazione informativa inviata tramite e-mail), possono incentivare e stimolare l’attenzione degli acquirenti.
Un aspetto fondamentale di cui tener conto è la voglia di offrire prodotti nuovi e servizi in più all’acquirente, diventare cioè partner di ogni consumatore. Esistono diversi esempi innovativi di vendita telematica nell’agroalimentare: alcune realtà importanti nella vendita di ortofrutta realizzano la cosiddetta “vendita a cassetta chiusa”, consistente in gruppi di produttori di diverse regioni uniti in rete per coprire l’offerta di tutti i prodotti, con ulteriore guadagno di fiducia da parte dei consumatori.
Infine, si sta affermando un nuovo modello di vendita che permette di saltare le intermediazioni: il social, ossia un luogo virtuale dove il consumatore, spesso facente capo a cordate di acquisto, compra direttamente dal produttore. Maggiori sono le quantità acquistate e più elevato sarà lo sconto che gli acquirenti otterranno.
Autore: la Redazione