Pianificare le produzioni con uve tradizionali, una possibile strategia vincente

da Redazione uvadatavola.com

In una recente intervista rilasciata a FreshPlaza, Gino Peviani ha espresso le sue opinioni sulla stagione dell’uva da tavola in Italia. Il primario operatore italiano del settore ha dichiarato che per la varietà Vittoria c’è stato un buon successo in termini di prezzi e di resa per ettaro.

I risultati migliori si sono ottenuti per le uve protette con telo, mentre per quelle protette da rete i problemi sono sorti alla nascita, perdendo così ogni tipo di considerazione da parte del mercato.

La varietà Italia ha avuto un’annata anomala: positiva in termini di quantità ma non di qualità, che risulta solo in piccola percentuale eccellente. Per le varietà senza semi la produzione italiana ha trovato poco spazio per la presenza delle forniture greche e spagnole, con conseguente caduta della domanda.

Secondo Peviani l’Italia dovrebbe concentrare le proprie produzioni nei mesi di settembre e ottobre, “eliminando” l’offerta nel mese di agosto, periodo di dominio di altri paesi produttori che presentano costi più bassi e maggiore precocità delle uve.

Una spinta al mercato potrebbe essere rappresentata dalle uve colorate, nere e rosse, che possono completare l’offerta italiana, per la clientela estera e nazionale, senza però tralasciare l’importanza della ricerca e della sperimentazione di altre varietà. Anche un ritorno alle varietà tradizionali delle uve con semi può essere una scelta strategica per l’export nostrano: Red Globe, Pizzutella, Italia e Vittoria potrebbero essere prodotti vincenti.

Fonte: FreshPlaza

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