“In Puglia il settore agroalimentare tiene, nonostante la crisi congiunturale: lo dimostrano le esportazioni che, nel 2013, sono cresciute del 13,6%”.
A sottolinearlo è stato il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, intervenuto alla conferenza stampa di fine anno per fare il punto sull’andamento del settore. Secondo i dati diffusi, “la produzione lorda vendibile è cresciuta dello 0,58%, per un valore di oltre 3 miliardi di euro”, mentre sono “indiscussi i primati produttivi dell’agricoltura pugliese rispetto ai quantitativi nazionali, con l’uva da tavola che rappresenta il 68% del totale italiano; il pomodoro il 35%, le ciliegie il 30%, le mandorle il 35%, le olive il 35%, il grano duro il 21%, il carciofo il 31% e l’uva da vino il 14%”.
Quanto ai consumi mensili alimentari, emerge che “la spesa media della famiglia pugliese (2-3 componenti) è di 410 euro: il capitolo più consistente riguarda carne (94 euro), ortaggi e frutta (72 euro), pane e farinacei (63 euro), latte, formaggi e uova (60 euro), oli e grassi (13,5 euro)”. Il settore agroalimentare in Puglia rappresenta “l’8% del pil regionale e i valori dell’export potrebbero “triplicare – è stato sottolineato – se non vi fossero gli ormai noti fenomeni di imitazione e pirateria commerciale”.
“Negli ultimi 5 anni, inoltre, le imprese agricole che si dedicano alla vendita diretta al consumatore sono aumentate del 36%: i 107 mercati regionali di ‘Campagna Amica’, che conta 810 produttori, hanno raggiunto 15 milioni di euro di fatturato con una ridistribuzione del valore all’interno della filiera che garantisce il 30% in più di remunerazione ai produttori e prezzi decisamente equi ai consumatori finali”.
L’agricoltura in Puglia viene sempre più apprezzata “dai giovani che conducono il 35% delle imprese”. Infine, “la Puglia si attesta al primo posto in Italia – secondo Coldiretti – per la spesa di risorse comunitarie dedicate all’imprenditoria giovanile, con 2.049 domande approvate e quasi 62 milioni di euro di finanziamenti erogati, con la misura 112 del PSR 2007 – 2013”.
Fonte: bari.repubblica.it