L’uva da tavola tra i prodotti più contaminati

da Redazione uvadatavola.com

L’Environmental Working Group (EWG), organizzazione non profit di Washington, ha pubblicato l’ottava edizione della Shopper’s Guide to Pesticides in Produce, un documento contenente i dati sui livelli di composti chimici tossici presenti su frutta e verdura.

La guida contiene due classifiche. Da un lato, la Dirty Dozen Plus™, vale a dire la “sporca dozzina”, ovvero i 12 prodotti ortofrutticoli più contaminati, dall’altro la Clean Fifteen™, cioè i 15 prodotti più sicuri in quanto a contenuto di pesticidi. In totale, l’EWG ha analizzato i livelli di sostanze tossiche nei 45 frutti o verdure più consumati. Prima delle analisi, gli alimenti in esame sono stati lavati o sbucciati per verificare i livelli di sostanze chimiche effettivamente ingerite dai consumatori.

Nella sporca dozzina troviamo al primo posto le mele, seguite da sedano, peperoni rossi, pesche, fragole, pesche noci, uva da tavola (quest’ultima contaminata addirittura da 64 sostanze diverse), spinaci, lattuga, cetrioli, mirtilli e patate.

La classifica dei 15 prodotti più sicuri è formata, invece, da cipolle, mais dolce, ananas, avocado, cavoli, piselli, asparagi, mango, melanzane, kiwi, melone, patate dolci, pompelmo, anguria e funghi.

Dovremmo quindi rinunciare a uva da tavola, pesche e fragole? Non necessariamente. Gli studiosi consigliano di acquistare alimenti provenienti da agricoltura biologica o biodinamica e, in ogni caso, lavare bene o sbucciare ciò che stiamo per mangiare.

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Fonte: www.salute24.ilsole24ore.com

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