Sarà possibile utilizzare, grazie ad un’autorizzazione temporanea su vite, prodotti a base di Trichoderma asperellum e Trichoderma gamsii per il contenimento del mal dell’esca, fino al 29 maggio 2013.
Trichoderma spp. è un microrganismo antagonista che colonizza le ferite da potatura e crea una barriera che impedisce l’ingresso dei patogeni coinvolti nella malattia (Phaeomoniella chlamydospora e Phaeoacremonium aleophilum) all’interno della pianta, instaurando una competizione per i nutrienti e lo spazio vitale. Recenti prove condotte in campo hanno evidenziato una diminuzione dei sintomi del complesso del mal dell’esca grazie all’azione sinergica dei 2 funghi. Secondo quanto pubblicato, per ottenere il giusto grado di protezione della pianta, i trattamenti dovrebbero essere eseguiti per 2-3 anni consecutivi.
Autore: la Redazione
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