Le varietà precoci di uva da tavola greche quest’anno non si sovrapporranno sul mercato alle loro omologhe italiane e spagnole (le principali concorrenti) come avvenuto lo scorso anno, quando entrarono sul mercato quattro giorni prima rispetto al 2012.
Tuttavia, in Grecia le condizioni meteorologiche sono state un deterrente per il raggiungimento di uva da tavola di qualità. Secondo Agrenda Dimitris Spanos, rappresentante della Mack Multiples Division nel Mediterraneo e in Africa, la pioggia, il freddo e il forte contrasto tra le temperature diurne e notturne durante la fioritura non hanno agevolato la produzione di uve di buona qualità. Le grandinate, inoltre, hanno causato la perdita di una piccola quantità di prodotto, mentre le piogge e l’umidità di maggio e giugno hanno portato in molti vigneti muffe e marciumi.
Allo stato attuale, non ci sono dati definitivi sulla qualità delle uve da tavola greche, che entreranno sul mercato a metà luglio. Dopo il 10 luglio in Grecia inizierà la raccolta delle varietà precoci, in concomitanza con la fine della raccolta in Egitto. Nei giorni seguenti sarà la volta delle uve del Marocco; a seguire toccherà alla Spagna e all’Italia.
Le produzioni di uva da tavola greca quest’anno dovrebbero essere abbastanza alte. Generalmente la resa per ettaro varia a seconda della regione. Ad esempio, secondo Vassilis Papaikonomou, consulente qualità di Agron AE, nelle pianure di Corinto la resa può variare da 250 a 350 quintali, mentre in montagna si va dai 150 ai 200 quintali.
Secondo il Dipartimento dell’Agricoltura Statunitense (USDA), la Grecia produce circa 60.000 tonnellate di uva da tavola, per lo più proveniente da Corinto, Kavala e Heraklion.
Le principali varietà di uva da tavola attualmente coltivate in Grecia sono: Cardinal, Muscat Hamburg, Ribier (soprattutto nel nord della Grecia e Tessaglia), Sultana (soprattutto a Creta e nel Peloponneso), Italia, Attica, Superior, Uva Fragola e Victoria. La Sultana è la varietà utilizzata prevalentemente per l’esportazione (circa il 90-95% della produzione) soprattutto in Germania, Regno Unito, Paesi Bassi e nei paesi scandinavi. La crisi finanziaria europea ha portato ad un calo della domanda negli ultimi anni; tuttavia, la richiesta di uve rosse e nere è aumentata, in quanto sono generalmente considerate più attraenti dai consumatori.
Fonte: agronews.gr
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