Cile: uno studio consiglia l’utilizzo di meno pesticidi su uva da tavola e mele

da Redazione uvadatavola.com

Un team multidisciplinare, composto da entomologi, patologi vegetali, specialisti in macchine agricole ed esperti ambientali, ha analizzato alcuni frutteti tra il 2010 e il 2013.

Dallo studio, effettuato dall’Istituto di ricerca agricola INIA e finanziato dal Ministero della Agricoltura, è emerso che uno degli aspetti più importanti per il rafforzamento dello sviluppo sostenibile e la competitività della produzione nazionale cilena di frutta è il corretto uso e la manipolazione dei prodotti fitosanitari per il controllo dei parassiti.

Il Ministro dell’Agricoltura, Alvaro Cruzat, ha evidenziato l’operazione in corso da parte del Ministero dell’Agricoltura volto a sviluppare iniziative che promuovano la sicurezza alimentare per i prodotti cileni. “I requisiti fitosanitari dei mercati di destinazione sono in crescita. La loro esigenza, a parte il limite massimo di residui, è che i prodotti vegetali che importano non devono presentare organismi da quarantena. Ciò ha portato ad un aumento nell’uso di pesticidi da parte degli operatori cileni causando un aumento dei costi di produzione, ma questo fattore è irrilevante se confrontato con gli effetti negativi, commerciali e per l’immagine del paese, che l’individuazione di un parassita di quarantena implicherebbe”.

Lo studio si è anche concentrato sulla ricerca di strategie per rafforzare la posizione commerciale dei prodotti cileni esportati più importanti, ossia l’uva da tavola e le mele, migliorando il controllo delle avversità e riducendo al minimo l’impatto sulla salute delle persone e dell’ambiente.

Fonte: Diariodelagro

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