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Prezzi e mercati

Dole Europa investe nella produzione di uve precoci in Sudafrica

da Redazione uvadatavola.com 21 Febbraio 2014
21 Febbraio 2014
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Dole Europa, divisione europea di Dole Food Company, Inc., uno dei maggiori fornitori a livello mondiale di frutta e verdura fresche, ha presentato alla Fruit Logistica 2014 di Berlino i suoi piani e successi nel settore dell’uva da tavola

e ha annunciato la possibile acquisizione di una quota di controllo in ambito di vigneti d’uva precoce in Sudafrica, il suo primo investimento diretto in ambito frutticoltura nel Paese. Fruit Care Services (Pty) Ltd., una delle sussidiarie di Dole Europa con sede in Sudafrica, ha di recente firmato un memorandum d’intesa in prospettiva dell’acquisizione di Rekopane, un’azienda agricola di 600 ettari sulle sponde del fiume Orange, a 30 km dalla città sudafricana di Upington.

L’azienda agricola, che è attualmente piantata a uva da tavola per 100 ettari, ha un potenziale di oltre 400.000 cassette a stagione. “Dole Europa opera nel settore uve del Sudafrica fin dai primi giorni della deregolamentazione e ha visto crescere la propria attività costantemente, grazie alla fiducia dei suoi agricoltori, alla forza del suo marchio e alla rete di distribuzione mondiale”, ha affermato Gerald Gant, Direttore generale di Dole Sudafrica.

L’acquisizione di Rekopane aprirà un nuovo capitolo nella storia di Dole Sudafrica, in linea con la strategia aziendale globale volta ad aumentare la proporzione di frutta prodotta nelle proprie aziende e di rinnovato impegno nel settore delle uve. “Rekopane è una fattoria in ottima posizione con un elevato potenziale di crescita. Abbiamo in programma di sviluppare questa fattoria al suo potenziale pieno. È un progetto entusiasmante”. Gerald Gant ha aggiunto: “Essere produttori di uve ci consentirà di migliorare la nostra competenza tecnica a beneficio sia dei nostri clienti che degli agricoltori”. L’operazione dovrà ancora passare per la fase di due diligence, il cui completamento è previsto per il mese di luglio 2014.

Dole Europa darà testimonianza visiva dell’importanza della categoria uve nel proprio portafoglio prodotti globale tramite una serie di audiovisivi che saranno mostrati presso il proprio stand nel salone 6.2 – un misto innovativo di fotografie e brevi video. Da decenni i programmi cileni e sudafricani sono la chiave di volta del settore uve di Dole Europa, che produce 19 milioni di cassette. Dole Europa non si è solo impegnata ad ottenere la massima qualità, ma anche ad aggiungere valore in tutta la catena dell’offerta.

Questo impegno è dimostrato dal nostro coinvolgimento nella ricerca di nuove varietà da portare sul mercato e dal nostro investimento nell’installazione di svariate macchine confezionatrici in Sudafrica per soddisfare le richieste della clientela. Dole Europa attualmente possiede direttamente una serie di varietà, è licenziataria per molte altre ed è fortemente impegnata nel migliorare la propria gamma delle ultime e più produttive coltivazioni disponibili.

Nell’ultimo decennio abbiamo assistito allo sviluppo di uve in molte località alternative, che hanno consentito all’azienda di offrire un programma per tutte le stagioni. Con il passare degli anni Dole Europa ha stretto forti sodalizi con partner esteri e iniziato a importare da Paesi come India, Marocco, Egitto, Cile, Perù, Brasile, Argentina, Italia, Spagna e, più recentemente, Libano.

“Il settore delle uve ha visto una rapida espansione da luoghi molto diversi fra loro, fornendo una valida guida sia sulle tecniche di produzione che sulle questioni del dopo raccolto, Dole Fresh Fruit Europa è stata strumentale nell’aiutare gli agricoltori in tutto il mondo a offrire i propri prodotti felicemente sul mercato”, ha dichiarato Hannes Nieuwoudt, Direttore generale del dipartimento Diversified Fruit di Dole Fresh Fruit Europa.

“Dole Europa continuerà a intensificare questi partenariati, investendo in altre risorse tecniche che assistono gli agricoltori durante le fasi critiche di produzione e confezionamento. Siamo stati molto contenti del nostro settore uve in passato, ma sentiamo che possiamo raggiungere traguardi ancora più ambiziosi. A nostro modo di vedere in questa categoria sussiste ancora buon potenziale di crescita”.

Fonte: Ansa

 
 
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