Alle prime luci dell’alba di ieri mattina, gli agenti del Commissariato di Grottaglie hanno posto fine alle attività illecite di una presunta associazione a delinquere finalizzata alle truffe ai danni degli agricoltori grottagliesi.
I fatti risalgono al 2011 quando i truffatori, provenienti da varie parti d’Italia, si presentavano ai viticoltori grottagliesi come acquirenti interessati all’acquisto dell’uva da tavola. Dopo aver visionato il prodotto direttamente sui vigneti, trattavano il prezzo e proponevano l’immediato acquisto con richiesta di pagare in contanti al momento del taglio. Gli stessi inviavano personale sia per il taglio del prodotto che per il successivo trasporto. A conclusione di questa prima fase, quando il prodotto era ormai stato raccolto, disattendendo gli accordi presi, obbligavano i viticoltori ad accettare i loro assegni, talvolta già precompilati. La diffidenza dei viticoltori era vinta però dalla presenza di un noto agricoltore del luogo che fungeva da garante. Così i viticoltori accettavano gli assegni, risultati tutti poi insoluti. Gli agenti sono riusciti ad accertare che una delle persone arrestate era amministratore unico di un’azienda ortofrutticola con sede in Sicilia.
La presunta truffa ammonterebbe a circa 215mila euro e ci sono viticoltori che hanno subito perdite anche per 20mila euro. Inoltre, sono in corso delle indagini anche nel barese dove i falsi acquirenti sono sospettati di aver commesso truffe simili per un valore di circa 500mila euro.
Questa operazione degli agenti del Commissariato di Grottaglie avviene in un momento particolare in cui ci si sta preparando alla prossima stagione agricola. Già nelle prossime settimane giungeranno tra i vigneti grottagliesi commercianti provenienti da ogni parte d’Italia. L’invito delle forze dell’ordine è collaborare e prestare attenzione in quanto si teme che non si tratti di un caso isolato.
Fonte: www.corrieredelgiorno.com