Il Presidente di APEO, Giacomo Suglia, ha recentemente dichiarato di temere il rischio di una futura sovrapproduzione di uve senza semi.
“Le uve senza semi – ha dichiarato Suglia al periodico online freshplaza.it – hanno una redditività maggiore rispetto alle uve con semi. Ma molti produttori, attratti dalla più alta remunerazione, stanno impiantando vigneti di queste varietà senza alcuna programmazione. Il rischio di saturare il mercato è molto alto. Un esempio: quest’anno, quando sul mercato è iniziata l’offerta di uve senza semi provenienti da Spagna e Grecia, il prodotto italiano non ha avuto altra alternativa che rimanere stoccato nelle celle frigo. Invece che produttori di uva stiamo diventando sempre più produttori di freddo”.
É per questi motivi che il presidente di Apeo guarda ancora con favore alle varietà con semi. “Siamo il solo Paese in grado di portare sul mercato un prodotto di eccellenza con semi. E non crediate che manchi la domanda per questo prodotto: in Medio Oriente, per esempio, le uve con semi sono molto richieste anche perchè rappresentano una novità.”
Infine alcune considerazioni sulla Indicazone Geografica Protetta per l’uva da tavola pugliese: “credo che l’uso del marchio sia prematuro per questa stagione e che questo potrà essere più efficacemente utilizzato a partire dalla campagna 2013/2014. Prima occorre, infatti, organizzare l’offerta e stipulare accordi con la grande distribuzione nazonale ed estera per i programmi di fornitura. Diversamente si rischia di svilire da subito questo importante strumento”.
Fonte: freshplaza.it