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Sicurezza e salute

Ortofrutta, in calo i residui fitosanitari

da Redazione uvadatavola.com 2 Novembre 2012
2 Novembre 2012
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Il 64% dell’ortofrutta commercializzata in Italia non presenta alcun residuo chimico. È l’annuncio del rapporto “Pesticidi nel piatto 2012” di Legambiente, che ogni anno analizza i residui di fitofarmaci nei prodotti ortofrutticoli e nei derivati commercializzati in Italia (perciò anche quelli provenienti dall’estero).

Come si legge dal rapporto appena presentato, il quadro della situazione è “abbastanza rassicurante e in linea con il trend degli ultimi anni, che vede diminuire, seppure lentamente, l’utilizzo delle molecole chimiche per la produzione agroalimentare”. Infatti, come detto, il 64% della frutta e della verdura analizzate nel 2011 non presenta alcun residuo chimico (come diserbanti, insetticidi, fungicidi), e i campioni fuorilegge sono fermi allo 0,6%.

In calo rispetto al precedente rapporto sono anche le mele e le arance con multiresidui (dal 18,5% al 17,1%), ma purtroppo i campioni con multiresidui sono generalmente aumentati: fino a 9 le diverse sostanze rilevate da Legambiente nell’uva da tavola, 8 nel vino, 6 nelle mele, 5 nelle arance. In sostanza, insieme all’aumento dei campioni senza residui, è aumentato anche il numero delle tracce di diverse sostanze chimiche presenti contemporaneamente su uno stesso campione.

Alla scarsa normativa in merito ai multiresidui fitosanitari è dedicata la conclusione del rapporto: “Manca ancora una regolamentazione specifica rispetto al simultaneo impiego di più principi attivi, come pure sulla rintracciabilità di più residui in un singolo prodotto alimentare. Chiediamo una legge che si esprima anche rispetto al cosiddetto multiresiduo, cioè al quantitativo di residui diversi che si possono ritrovare negli alimenti.

Scarica il rapporto “Legambiente – Pesticidi nel piatto 2012”

Fonte: www.agrinotizie.com

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