L’Afghanistan sta ricostruendo i suoi legami commerciali, dopo decenni di conflitti che hanno lasciato le infrastrutture del paese distrutte.
L’incremento dell’export di uve afgane in India e negli Emirati Arabi Uniti e di melograne in Russia, per la prima volta dopo decenni, è il segnale che il paese orientale sta ricostruendo attivamente i suoi rapporti coi mercati di tutto il mondo.
Con il supporto del Programma di Marketing e Commercio Ortofrutticolo della USAID (CHAMP), è stato possibile effettuare lo stoccaggio a freddo dei prodotti frutticoli nelle infrastrutture predisposte e spedire via terra i prodotti refrigerati. Questo consente agli operatori del settore di spedire le famose uve da tavola dell’Afghanistan verso i nuovi mercati, via Pakistan.
Nell’ottobre 2011 è stata spedita per la prima uva refrigerata nella capitale indiana. Si trattava di un piccolo ordine – meno di cinque tonnellate – ma è stato di grande impatto. Nonostante ci siano voluti nove giorni – tre volte il tempo stimato – per raggiungere la destinazione, le uve sono rimaste fresche.
Gli acquirenti indiani, rimasti soddisfatti, l’anno dopo hanno importato circa 170 tonnellate con una sola spedizione.
Un commerciante indiano, Chaman Lal, ha descritto la prima spedizione di uva come un evento straordinario. “È una buona notizia sapere che la frutta afgana avrà ancora una volta il posto che merita sul mercato internazionale”, ha dichiarato.
Fonte: khaama.com