“Dal 2015 al 2020 sono in gioco ben 550 milioni di euro all’anno di pagamenti diretti alle 250mila aziende agricole pugliesi e 1,6 miliardi in sette anni di finanziamento pubblico per le misure di investimento del Psr (Piano di sviluppo rurale).” È quanto riferisce il presidente della Cia Puglia Antonio Barile alla conferenza stampa intitolata “La nuova Pac 2014-2020: le scelte e le prospettive dell’agricoltura pugliese”.
“La nuova Pac 2014-2020 è il frutto del grande impegno che hanno compiuto le organizzazioni professionali agricole, i parlamentari europei e nazionali, e le regioni, per cambiare la proposta iniziale del Commissario Ue Dacian Ciolos che favoriva le agricolture del nord Europa. Tre anni di negoziato faticoso e complicato che hanno visto il Parlamento europeo e le regioni italiane svolgere un ruolo fondamentale, e, purtroppo, l’assenza dei nostri governi nazionali che si sono succeduti. Il negoziato ha dimostrato la valenza del Trattato di Lisbona che assegna al Parlamento europeo, e attraverso di esso, alle regioni e ai territori, il ruolo di codecisore in materia agricola”.
“La nuova Pac – ha concluso Barile – assegna anche nuove responsabilità alle aziende agricole che hanno a disposizione strumenti più chiari per la concentrazione della produzione agricola attraverso la rivalutazione dello strumento delle Organizzazioni dei Produttori. È questa la via maestra che dobbiamo percorrere nei prossimi anni con maggiore velocità per recuperare reddito agricolo e valore aggiunto alle nostri produzioni, oggi sottoposte a un mercato fortemente volatile e pieno d’insidie. A questo proposito occorre dire che siamo riusciti a conquistare per la prima volta nella Pac una dotazione finanziaria per tutelare gli agricoltori nei riguardi dei rischi di mercato e da calamità atmosferiche”
Fonte: www.cia.it