Agricoltura: le ore lavorate aumentano il triplo dei servizi

da Redazione uvadatavola.com

Agricoltura, è questo il settore che fa segnare il maggior aumento delle ore lavorate con un incremento record del 3,7% che è il triplo di quello fatto registrare nei servizi (+1,2%) e il 54% in più di quello dell’industria (+2,4%).

Questi dati sono emersi da un’analisi effettuata sulla base di dati Istat e che sono relativi al mercato del lavoro nel secondo trimestre del 2017, nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta, dunque, della conferma della dinamicità del settore nonostante le difficoltà che si continuano a vivere in un anno segnato dal calo dei compensi riconosciuti agli agricoltori, finiti in molti casi al di sotto dei costi di produzione, mentre il maltempo e l’andamento climatico anomalo hanno provocato gravissimi danni nei campi.

Su una stagione già difficile per il caldo e la siccità vanno poi segnalate le difficoltà determinate in agricoltura dall’abrogazione dei voucher per gli inammissibili ritardi burocratici nello sviluppo della procedura informatica dell’Inps che – di fatto – impediscono alle imprese agricole l’accesso agli strumenti che hanno sostituito il sistema dei buoni lavoro, dalla vendemmia alle diverse campagne di raccolta. Con il flop dei nuovi strumenti si rischia di perdere opportunità occupazionali e di compromettere l’intero percorso di emersione intrapreso dal 2008 ad oggi.

A favorire l’aumento dell’occupazione in agricoltura è anche il fenomeno del ritorno alla terra di molti giovani. “Oggi l’agricoltura è un lavoro che permette ad un giovane di realizzarsi sia dal punto di vista professionale che personale – spiega Maria Letizia Gardoni, Presidente dei Giovani di Coldiretti – perché in un Paese come l’Italia che è fatto di buon cibo, di tradizioni, di qualità di distintività, una professione come quella dell’imprenditore agricolo può permetterti di avere una prospettiva futura”.

 

Fonte: giovanimpresa.coldiretti.it

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