Andamento dell’export di uva da tavola in Germania

da Redazione uvadatavola.com

Le esportazioni italiane di frutta tra il 2011 ed il 2013 mediamente hanno superato i 2,6 milioni di tnnellate, ma nel 2013 si sono fermate a poco più di 2,4 milioni, registrando un -10% sul 2012. Nei primi 10 mesi del 2014 la tendenza è tornata invece positiva (+7%) rispetto allo stesso periodo del 2013.

È quanto emerso dal dossier recentemente pubblicato dal CSO (Centro Servizi Ortofrutticoli) e riportato sul sito italiafruit.net, in cui viene approfondito il trend delle esportazioni ortofrutticole italiane, con particolare riferimento alla Germania.

Secondo il dossier, il paese tedesco rimane il principale partner commerciale dell’Italia, in quanto assorbe mediamente circa il 30% dell’export italiano di ortofrutta, pari ad un volume di 1,1 milioni di tonnellate. 

Nonostante nei primi anni 2000 ben il 40% dell’export totale ortofrutticolo fosse destinato al mercato tedesco, oggi questo rapporto sembra stabilizzato su una quota vicina al 30%. Nel 2013, a fronte di una contrazione dell’export complessivo, quello diretto in Germania è stato pressoché stabile. Nei primi mesi del 2014 le spedizioni dirette sul mercato tedesco hanno subito solo lievissime riduzioni (-2%).

Anche il valore del prodotto esportato in Germania denota una sostanziale stabilità, pari a poco oltre 1 miliardo di euro. Ciò rappresenta, a seconda degli anni, il 30-35% del complesso del valore totale di export.

Nei primi mesi del 2014 il valore delle spedizioni dirette sul mercato tedesco ha subito un decremento di 9 punti percentuali rispetto al 2013.
Escludendo gli agrumi, le più rilevanti specie frutticole che dall’Italia giungono sulle tavole dei consumatori tedeschi sono nell’ordine mele, pesche e nettarine, uva, kiwi e pere. Questi primi 5 prodotti rappresentano il 90% del totale della frutta fresca italiana esportata sul mercato tedesco in termini di quantità, mentre nel 2013 scendono all’82%.

L’Italia è ancora il principale fornitore di uva da tavola della Germania, con quantitativi variabili tra le 100.000 e le 125.000 tonnellate, corrispondenti ad una quota variabile tra il 33% ed il 37% del totale. Negli anni duemila sono incrementate le importazioni di uva dall’Olanda (fino a superare le 100.000 tonnellate con quote anche superiori al 30%), frutto di riesportazione di prodotto proveniente da altri paesi. La Grecia, invece, si mantiene stabile al terzo posto con una quota attorno al 10%, mentre risulta in crescita la presenza della Spagna, con volumi simili a quelli greci.

 

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Per scaricare il dossier completo sull’andamento dell’export di tutti i prodotti ortofrutticoli in Germania visita il sito www.csoservizi.com

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