Uva da Tavola
  • Categorie
    • Ricerca e innovazione
    • Tecniche colturali
    • Prezzi e mercati
    • Attualità
    • Biologico e biodinamico
    • Fiere e convegni
    • Biocontrollo e biostimolanti
    • In diretta dai vigneti
    • Magazine
    • I più letti
    • Tutti gli articoli
    • Aziende
  • Aziende utili
  • Video
  • Newsletter
  • I Nostri Eventi
Tecniche colturali

Atomizzatori: aspetti e performance

Con il prof. Pascuzzi scopriamo caratteristiche e performance delle macchine irroratrici più diffuse per la distribuzione dei prodotti fitosanitari in viticoltura

da uvadatavoladmin 7 Settembre 2023
7 Settembre 2023
Condividi
0
FacebookTwitterLinkedinWhatsapp

Nella viticoltura pugliese a tendone per uva da tavola, le macchine irroratrici più diffuse per la distribuzione dei prodotti fitosanitari sono atomizzatori e nebulizzatori. Diverse sono le loro performance, che è possibile massimizzare prestando la giusta attenzione a caratteristiche strutturali, manutenzione e taratura. Le abbiamo analizzate nello scorso numero di Uva da tavola magazine con Simone Pascuzzi – Professore di Meccanizzazione di precisione presso il Di.S.S.P.A. dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. Ecco una prima parte.

L’impianto a tendone per la coltivazione dell’uva da tavola possiede delle caratteristiche particolari che lo differenziano dagli impianti delle altre colture arboree. Di queste è importante tener conto nella scelta e nell’utilizzo delle macchine irroratrici per la distribuzione dei prodotti fitosanitari.

Tali caratteristiche possono essere riassunte in: 

  1. fascia vegetativa, di spessore variabile, collocata al di sopra della struttura metallica di sostegno, sistemata orizzontalmente ad un’altezza dal terreno di circa 1,8-2 m (Fig. a); 
  2. fascia produttiva, distinta e sottostante la precedente, posizionata ai lati dell’interfila (Fig. a);
  3. fascia vegetativa e produttiva raggiungibili dallo spruzzo della macchina irroratrice solo dal lato inferiore (Fig. b);
  4. larghezza della vegetazione investita dallo spruzzo dell’irroratrice coincidente con la larghezza dell’interfila di transito dell’irroratrice (Fig. b).

Le macchine irroratrici attualmente in commercio, prevalentemente o esclusivamente utilizzate nella viticoltura pugliese a tendone per uva da tavola, sono a getto assistito da corrente d’aria e dal punto di vista costruttivo si differenziano in irroratrici ad aeroconvezione (atomizzatori) e irroratrici pneumatiche (nebulizzatori). 

Le irroratrici ad aeroconvezione (o atomizzatori)

Le irroratrici ad aeroconvezione o atomizzatori sono costruite nelle versioni portate o trainate dal trattore. Sono dotate di ventilatore a flusso d’aria assiale, a volte accoppiato a controventola fissa, raramente fornito di 2 ventole controrotanti e di raddrizzatori a lamelle regolabili, posizionate all’uscita dell’aria (Fig. 2).

In questa tipologia di macchine, grazie a un circuito idraulico, una pompa mette in pressione il liquido da distribuire, che viene polverizzato attraversando gli ugelli muniti di un orifizio sottile (Fig. 3) (polverizzazione per pressione sul liquido).

Gli ugelli hanno il compito di polverizzare per pressione la miscela fitoiatrica; i parametri operativi che intervengono sul grado di polverizzazione, infatti, sono il tipo di ugello e la pressione di esercizio.
Gli ugelli sono costituiti essenzialmente da un corpo filettato, un filtro, una testina o punta di spruzzo, dotata di foro centrale calibrato, e una ghiera di bloccaggio (Fig. 4).

La portata erogata dagli ugelli è funzione della dimensione dell’orifizio e della pressione di esercizio, secondo la seguente relazione:

Q=k∙√p

con: Q = portata (l/min); k = coefficiente caratteristico dell’ugello; p = pressione di esercizio (bar). Questa relazione evidenzia che la portata aumenta con l’aumento della radice quadrata della pressione di esercizio; in altre parole, per raddoppiare la portata, occorre incrementare la pressione di quattro volte. Questo significativo aumento della pressione condiziona notevolmente la qualità della polverizzazione, in quanto a un incremento di pressione corrisponde una produzione di gocce più fini, la cui entità dipende dalle caratteristiche degli ugelli. Nella documentazione tecnica redatta dai produttori di ugelli sono riportati tutti i dettagli sulle variazioni di portata erogata e sui livelli di polverizzazione delle goccioline in relazione alle diverse pressioni di esercizio.

Sugli atomizzatori sono usualmente impiegati gli ugelli a cono, il cui getto può essere a cono vuoto o pieno, in funzione delle caratteristiche costruttive e dell’angolo di uscita.

L’impronta a terra è una corona circolare (“cono vuoto”), se l’angolo di uscita è relativamente grande e con forte turbolenza. Se l’angolo non è molto ampio e la turbolenza è minore, si ha un’impronta circolare formata da gocce non troppo dissimili fra loro (“cono pieno”). Le parti funzionali di un ugello sono generalmente realizzate in ceramica o acciaio e presentano un foro di uscita circolare con diametro di 0,8-3 mm, mentre l’angolo di spruzzo è solitamente compreso fra 60° e 80°. Per quanto riguarda le pressioni di esercizio, queste variano in genere fra i 5 e i 20 bar, ma in commercio sono disponibili anche gli ugelli a cono antideriva a inclusione d’aria che lavorano a pressioni di 5-20 bar. Gli ugelli a cono antideriva a inclusione d’aria sono dotati di un corpo allungato con due fori laterali, che collegano con l’esterno il condotto dell’ugello. Per effetto Venturi, viene richiamata aria dall’esterno che si miscela con il liquido nel corpo dell’ugello stesso (Fig. 5).

In questo modo si ottengono gocce contenenti bolle d’aria e di dimensioni maggiori, rispetto a quelle ottenute con la polverizzazione tradizionale, che esplodono quando colpiscono il bersaglio e creano un maggior numero di gocce in grado di coprire sufficientemente la superficie fogliare. Di ultima generazione, sono gli ugelli PWM, cosiddetti a modulazione pulsata in ampiezza. Ciascun ugello PWM è dotato di un solenoide elettrico, che comanda l’apertura e/o la chiusura di una valvola di intercettazione per il controllo della portata erogata. Il solenoide si attiva e disattiva, con una media di 10 volte al secondo, creando uno spruzzo intermittente a impulsi attraverso l’ugello; la percentuale di tempo in cui il solenoide è attivo, nota come ciclo di lavoro, rappresenta il tempo in cui l’ugello è aperto rispetto a quello in cui è chiuso e determina la portata erogata dall’ugello.

 

A cura di: Simone Pascuzzi – Professore di Meccanizzazione di precisione presso il Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (Di.S.S.P.A.) dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”

atomizzatoridifesamacchinemacchine irroratrici

Articoli Correlati

Microinnesto erbaceo: aspetti e vantaggi

15 Settembre 2023

Nebulizzatori e novità dal fronte macchine

12 Settembre 2023

Spuntare la qualità dell’uva: come?

21 Agosto 2023

“I nematodi nel suolo”: un libro dedicato

19 Luglio 2023

Nematodi: come e quando intervenire

28 Giugno 2023

Nematodi: quali danni causano?

23 Giugno 2023
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Popolari

  • 1

    Contributo a fondo perduto per le imprese agricole

    21 Ottobre 2021
  • 2

    Maula: la più precoce senza semi italiana

    6 Luglio 2022
  • 3

    La potatura verde, una pratica importante ma sottovalutata

    28 Aprile 2020
  • 4

    Bonus 200 euro: a chi spetta e come ottenerlo

    30 Giugno 2022
  • 5

    Bonus braccianti agricoli: 200 euro

    20 Maggio 2022

Ultimi articoli

  • Certificazione: necessaria, opportuna o imposta?

    22 Settembre 2023
  • Endofiti: organismi dai mille benefici

    20 Settembre 2023
  • Endofiti microbici: il cuore delle piante

    19 Settembre 2023
  • Campo Demo uva da tavola – 28 settembre 2023

    19 Settembre 2023

  • Chi siamo
  • Fruit Communication
  • Pubblicità
  • Aziende utili
Menu
  • Chi siamo
  • Fruit Communication
  • Pubblicità
  • Aziende utili
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Termini e condizioni
  • Contattaci
Menu
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Termini e condizioni
  • Contattaci
  • Fruit Journal
  • Ricevi la Rivista
  • Newsletter
  • Video
Menu
  • Fruit Journal
  • Ricevi la Rivista
  • Newsletter
  • Video

Seguici su:

Facebook Twitter Instagram Youtube Linkedin

Fruit Communication Srl | Tutti i diritti riservati | Partita Iva 07969090724 | Capitale Sociale 28.000 euro | Note legali

Le aziende che fanno pubblicità su questo sito sono responsabili dei messaggi contenuti nei propri impianti pubblicitari e pubbliredazionali.

Responsabilità: la riproduzione delle illustrazioni e articoli pubblicati dal sito, nonché la loro traduzione è riservata e non può venire senza espressa autorizzazione della Società Editrice.

I manoscritti e le illustrazioni inviati alla redazione non saranno restituiti, anche se non pubblicati e la Società Editrice non si assume responsabilità per il caso che si tratti di esemplari unici.

La Società Editrice non si assume responsabilità per il caso di eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati o di errori in cui fosse incorsa nella loro riproduzione sul sito.

La redazione del Sito Uvadatavola.com cura, per quanto possibile, che le informazioni contenute nel sito rispondano a requisiti di attendibilità, correttezza, accuratezza e attualità.
L’Editore, peraltro, non risponde in alcun modo verso l’Utente per eventuali errori od inesattezze nel contenuto di tali informazioni, restando inteso che l’Utente
si assume la piena responsabilità per l’eventuale utilizzo che farà delle informazioni contenute nel Sito.

Uva da Tavola
  • Categorie
    • Ricerca e innovazione
    • Tecniche colturali
    • Prezzi e mercati
    • Attualità
    • Biologico e biodinamico
    • Fiere e convegni
    • Biocontrollo e biostimolanti
    • In diretta dai vigneti
    • Magazine
    • I più letti
    • Tutti gli articoli
    • Aziende
  • Aziende utili
  • Video
  • Newsletter
  • I Nostri Eventi