Caporalato: 8 nuovi indagati tra Brindisi e Polignano a Mare

da Redazione uvadatavola.com

Ancora un’operazione contro il caporalato nel Brindisino dove viene eseguita dai carabinieri una ordinanza di custodia cautelare a carico di tre persone indagate per concorso in intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro pluriaggravati, oltre che truffa ai danni dell’Inps.

A organizzare il giro di sfruttamento, sarebbe stata una donna, Anna Maria Iaia, condotta in carcere, a cui i lavoratori avrebbero versato 10 euro per il trasporto, detratti dal proprio stipendio. Domiciliari per la madre, Anna Errico e per l’autista del pulmino dei braccianti, Giuseppe Bello. Sono una quarantina i braccianti che sarebbero stati condotti a Polignano a Mare, nel Barese, per prestare servizio alle dipendenze di un’ azienda agricola. Tre di loro hanno formulato denuncia.

L’indagine, condotta anche tramite servizi di osservazione e videoriprese lungo gli itinerari e presso l’azienda agricola, ha consentito di accertare le responsabilità delle tre persone arrestate per il reclutamento e per la gestione di manodopera sfruttata mediante minacce ed intimidazioni. I lavoratori erano costretti a prestazioni superiori a quelle previste anche a causa del proprio stato di bisogno e di necessità.

Braccianti costretti a partire alle 3 del mattino per tornare a casa talvolta a mezzanotte: è il racconto che emerge da una nuova ordinanza di custodia cautelare eseguita dai carabinieri a carico delle tre nuove persone accusate di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (caporalato). In un caso ci sarebbe anche truffa all’ Inps, eseguita con l’ inserimento fittizio di giornate lavorative. Sono in tutto otto gli indagati e sono del Brindisino e del Barese.

Lunedì scorso, sempre nel brindisino, erano state arrestate 4 persone per aver sfruttato le braccianti, tutte donne.

 

Fonte: Ansa

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