È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista American Journal of Physiology - Endocrinology and Metabolism dai ricercatori della University of Southern California di Los Angeles (Usa), secondo cui aumentare l'apporto giornaliero di potassio potrebbe fare bene tanto quanto ridurre l’assunzione di sale.
Gli studiosi californiani hanno esaminato i risultati di diverse indagini, che avevano indagato il rapporto esistente tra alimentazione e ipertensione. Hanno così osservato che, indipendentemente dall’assunzione di sodio, l’elevato consumo di alimenti ricchi di potassio era associato a una riduzione dei livelli della pressione sanguigna.
In particolare, hanno osservato che l’organismo utilizza il sodio per mantenere uno stretto controllo sui livelli di potassio nel sangue, che risultano fondamentali per il corretto funzionamento del cuore, dei nervi e della funzione muscolare.
Pertanto, se la presenza di potassio nella dieta risulta bassa, il corpo tenderebbe a trattenere il sodio, in modo da conservare le risorse limitate di potassio. Questo processo, secondo gli scienziati, equivarebbe ad assumere una quantità maggiore di sodio attraverso la dieta.