Prevenire le patologie cardiovascolari mangiando uva

da Redazione uvadatavola.com

Le malattie cardiovascolari (CVD) sono diventate problemi di salute globale.

È stato visto in diversi studi come il consumo di frutta era inversamente correlato al rischio di malattie cardiovascolari, quindi, più frutta mangiamo meno rischio corriamo. In particolar modo lo studio si è soffermato sul ruolo protettivo di uva, mirtillo, melograno, biancospino, mela ed avocado, che svolgono meccanismi coinvolti nella protezione della funzione endoteliale vascolare, nella regolazione del metabolismo dei lipidi, nella modulazione della pressione sanguigna, nell’inibizione della funzione piastrinica, nella soppressione della trombosi, nella riduzione dello stress ossidativo e nell’attenuazione dell’infiammazione.

Malattie cardiovascolari e prevenzione
Le malattie cardiovascolari sono definite come disturbi del cuore e dei vasi sanguigni e comprendono malattia coronarica (CHD) e l’ictus. Secondo il rapporto dell’OMS, le CVD sono responsabili di 17,5 milioni di morti nel 2012 (rispettivamente 7,4 e 6,7 milioni dovuti a CHD e ictus), che rappresentano il 31% di tutti i decessi a livello mondiale all’anno, costituendo, quindi, le principali cause di morte in tutto il mondo.

Come sempre, la dieta rappresenta il fattore modificabile più importante per prevenire le malattie cardiovascolari e tra i componenti chiave più importanti, la frutta gioca un ruolo importante nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Ma quale frutta ed a quali concentrazioni?

L’uva 
L’uva è uno dei frutti più comuni in tutto il mondo, può essere consumata cruda, come succo, vino o marmellata. Oltre alla sua versatilità a livello di preparazione, questo frutto è in grado di svolgere differenti funzioni a livello cardiovascolare:

  • Protegge la funzione endoteliale. Nelle malattie cardiovascolari, la disfunzione endoteliale, quindi della parete più interna del vaso sanguigno, è causata da uno squilibrio tra vasodilatazione e sostanze vasocostrittrici, causando ipertensione precoce. Dati sperimentali e clinici, però, evidenziano l’importanza dello stress ossidativo sulla disfunzione endoteliale. L’uva svolge un ruolo essenziale nella riparazione del danno endoteliale per le sue potenti capacità antiossidanti e di scavenging dei radicali liberi, inoltre, gli estratti di proantocianidina di semi d’uva riducono la produzione di endotelina-1 ma aumentano anche la produzione di ossido nitrico (NO), uno dei più importanti vasodilatatori, migliorando la funzione endoteliale e le attività della superossido dismutasi (SOD) e catalasi (CAT), enzimi antiossidanti del nostro organismo.
  • Riduce i lipidi nel sangue. L’iperlipidemia, ovvero l’eccessiva presenza di lipidi nel sangue, può portare alla deposizione di lipoproteine all’interno della parete del vaso e indurre stress ossidativo, comportando anche l’ossidazione delle lipoproteine a bassa densità (LDL), che svolgono un ruolo chiave nella patogenesi dell’aterosclerosi. Il succo estratto dalle vinacce dell’uva possiede potenti proprietà ipolipemizzanti e antiossidanti, che sono utili per la prevenzione dell’aterosclerosi. Uno studio ha dimostrato che i trigliceridi plasmatici sono stati attenuati dal consumo di uva rossa, in particolar modo, l’effetto ipolipidemico dell’estratto di procianidina di semi d’uva ha dimostrato in concentrazioni pari a 25 mg/kg un supporto nella diminuzione del peso corporeo, protezione dall’accumulo di grasso, riduzione degli acidi grassi liberi e dei trigliceridi, con conseguente diminuzione della pressione arteriosa.

 

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Fonte: today.it/blog

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