Il Paese iberico è riuscito in pochi anni a conquistare nuovi mercati. Merito, secondo Domenico Lopolito (2M Import Export), di una classe politica che è riuscita a comprendere la ricchezza generata dall’ortofrutta.
La Cina è uno dei maggiori produttori agricoli del mondo, con volumi significativi di produzione annuale di frutta e verdura destinati principalmente all’autoconsumo.
Il settore agricolo cinese si è sviluppato rapidamente negli ultimi anni e le aziende agricole stanno investendo molto in tecnologie e attrezzature.
Lo scorso anno i viticoltori cinesi sono stati sorpresi da eventi climatici avversi che hanno provocato un calo della produzione e della qualità dell'uva da tavola.
La missione commerciale in Cina e Vietnam intrapresa da alcune società di esportazione di uva da tavola di Murcia si è conclusa qualche giorno fa.
L’export di uva dal Perù verso la Cina sta volgendo al termine e i volumi delle forniture iniziano a diminuire. La stagione cilena, invece, è appena iniziata, il che rappresenta una chiara minaccia per la quota di mercato delle uve peruviane nel Paese asiatico.
Gli equilibri economici mondiali stanno cambiando, ne abbiamo il sentore proprio dai rapporti sempre più burrascosi tra USA e Cina e come spesso accade le questioni geopolitiche hanno ricadute anche per il settore frutticolo nazionale.
Grazie alle nuove varietà di uva da tavola che entreranno in piena produzione quest'anno, l'Australian Table Grape Association (ATGA) afferma che sarà una stagione esaltante per il settore.
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