Torna l’allarme criminalità nelle campagne della provincia di Taranto. A lanciarlo è la federazione Coldiretti dopo una serie di episodi accaduti negli ultimi giorni.
“Nonostante gli accorati appelli del mondo agricolo di un presidio che assicuri maggiore sicurezza contro la criminalità nelle aree rurali, – dichiara Alfonso Cavallo, presidente Coldiretti Taranto – siamo continuamente alla mercé di bande che rubano mezzi, attrezzature e prodotti, danneggiano le proprietà, minacciano la stessa incolumità degli imprenditori agricoltori.Come l’anno scorso, sono ricominciati gli episodi di taglio dei tendoni e dei ceppi nelle aree vitivinicole vocate della provincia di Taranto, dopo gli ingenti danni causati dal furto di barbatelle. Chiediamo al presidente della Regione Puglia Emiliano di denunciare, oltre alle inaccettabili minacce contro i sindaci, al ministro dell’Interno, Minniti, anche la grave situazione che vivono gli agricoltori in Puglia che da anni chiedono una cabina di regia interforze con una dotazione di uomini e mezzi che possano intervenire all’occorrenza delle campagne, ormai sempre piu’ in balia di bande criminali“.
Coldiretti Taranto rammenta che “l’anno scorso in soli 2 mesi furono denunciati 38 casi di tendoni e ceppi di uva tagliati a Grottaglie e quest’anno il rischio è che i numeri lievitino esponenzialmente. Nei vigneti a Fragagnano, Lizzano, San Marzano, Sava e Manduria sono all’ordine del giorno i furti di barbatelle. – evidenzia Coldiretti – Chiediamo che il prefetto di Taranto convochi un tavolo di confronto per fotografare esattamente la mappa delle aree dove i fenomeni sono più violenti e ripetuti.
Sono sempre più frequenti i furti di rame e mezzi agricoli e stiamo registrando fenomeni estorsivi, chiaramente evidenziati dai numerosi tendoni tagliati che abbiamo denunciato incessantemente”. Per Coldiretti Taranto, “i reati contro il patrimonio (furto, abigeato, usura, danneggiamento, pascolo abusivo, estorsione etc.) rappresentano la porta di ingresso principale della malavita organizzata e spicciola nella vita dell’imprenditore e nella regolare conduzione aziendale”.
Fonte: Coldiretti Taranto