“L’invasione di ‘insetti alieni’ – è il commento del Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, all’articolo apparso oggi su La Gazzetta – impone una strategia complessiva della Regione Puglia contro le numerose e incontenibili malattie delle piante che arrivano in Puglia a causa dei mancati controlli fitosanitari effettuati alle frontiere UE.
L’arrivo di fitopatologie, parassiti e virus provenienti da altri continenti è favorito dall’intensificarsi degli scambi commerciali, attraverso i quali arrivano in Puglia, dove trovano un habitat favorevole a causa dei cambiamenti climatici.
L’Aromia Bungii è, infatti, solo l’ultimo dei coleotteri inediti per la Puglia, che prolificano anche a causa dei drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si manifestano con una tendenza al surriscaldamento accentuatasi negli ultima anni.
Assistiamo al moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi, ma intense, ed al conseguente aumento dell’incidenza di infezioni fungine e dello sviluppo di insetti che colpiscono l’agricoltura”.
Sono arrivati in Puglia, per fare qualche esempio, dalla Xylella degli ulivi al cinipide galligeno che ha decimato le castagne, dal punteruolo rosso che ha fatto strage di decine di migliaia di palme alla ‘Tristeza’ degli agrumi.
“Se la Xylella fastidiosa, che sta facendo strage di ulivi nel Salento, è proveniente dal Costa Rica – aggiunge il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – il punteruolo rosso che ha letteralmente falcidiato le palme secolari pugliesi è originario dell’Asia sudorientale e della Melanesia”.
“Inoltre, la Puglia convive da anni con una virosi, l’alter ego della Xylella fastidiosa con le dovute differenze – di cui si parla poco, nonostante sia altrettanto virulenta. La ‘Tristeza’ degli agrumi, proveniente dall’Asia Minore è causata dal Citrus Tristeza Virus (CTV), appartenente al gruppo dei Closterovirusche, a causa del quale i nostri agricoltori sono costretti ad esportare agrumi con foglia sui mercati comunitari solo se accompagnati da passaporto delle piante, poiché il virus si trasmette attraverso la parte vegetale e non attraverso i frutti”.
“Anche nel caso della tristeza degli agrumi le direttive comunitarie impongono l’estirpazione degli alberi, con un danno evidente diretto e indiretto a nostro carico. Il quadro è nero, se si pensa che oltre alla malattia con cui dobbiamo convivere, negli ultimi anni la competizione degli altri Paesi mediterranei ha determinato un calo fino al 25% dei prezzi dei nostri agrumi”.
Nel marzo 2017 la temperatura è stata di ben 2,5 gradi superiore alla media del periodo di riferimento mentre le precipitazioni sono praticamente dimezzate (-54%) ma la pioggia, che è importante per dissetare i campi resi aridi dalla siccità, per essere utile deve cadere in modo costante e leggero mentre i forti temporali, soprattutto se accompagnati da grandine, aggravano i danni.
Fonte: Coldiretti Puglia