La Puglia esporta in Germania circa 140 milioni di euro in ortofrutta, ma è grave che molti prodotti ortofrutticoli esportati in terra tedesca non abbiano una chiara indicazione dell’origine e del ‘Made in Puglia’.
“I 140 milioni di euro di ortofrutta esportata, dunque, risultano un dato sottostimato, così come lo sarà certamente il dato relativo alle esportazioni nel mondo pari a 900 milioni. Nonostante ciò la Puglia è la prima regione al Sud per esportazioni e la quarta in Italia dopo Trentino, Emilia e Veneto. Una mancanza di trasparenza che nuoce ai prodotti e alle imprese pugliesi sia sui mercati nazionali, perché non si rafforza il ‘brand Puglia’ e non si contribuisce a far crescere l’appeal delle produzioni del territorio, sia sui mercati interni, perché l’omologazione e la mancata distintività consente a prodotti di dubbia origine e qualità di essere spacciati per made in Italy”. Questo il commento del Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti, ai dati diffusi a Berlino in occasione della Fruit Logistica.
“La specializzazione strutturale dell’orticoltura pugliese, legata alla spiccata vocazionalità pedoclimatica, flessibilità e tradizione imprenditoriale, consente – conclude Corsetti – di proporre una amplissima gamma di prodotti e si manifesta anche in termini di performance produttive. Tutto ciò va tutelato e promosso sui mercati italiani e mondaili”.
Il comparto ortofrutticolo in Puglia interessa il 16% circa della superficie ortofrutticola nazionale. L’orticoltura in Puglia è ampiamente diffusa in tutte le provincie, ovviamente nelle aree irrigue. Fra le coltivazioni frutticole, l’uva da tavola assume una particolare preminenza, con la maggiore superficie ubicata in Provincia di Bari. L’ortofrutticoltura è uno dei settori chiave dell’agricoltura pugliese, con un valore nel 2015 di 1.087.600.000 euro di Produzione Lorda Vendibile.
Il 27% delle aziende presenta una produzione di ortive, mentre il 58% in quella di fruttiferi. Le percentuali si invertono ove si consideri la SAU, visto che per le coltivazioni ortive la SAU aumenta al 55,7% mentre l’incidenza dei fruttiferi sulla superficie complessiva scende al 33,7%. Le dinamiche intercensuarie evidenziano un processo di ristrutturazione aziendale, con una forte riduzione della numerosità delle aziende, cui è associato un aumento della SAU, particolarmente significativo nel comparto delle ortive.
Fonte: abroadzine.com