La Commissione europea ha formalmente prorogato di un anno – dal 30 giugno 2016 al 30 giugno 2017 – le misure di sostegno a favore del settore ortofrutticolo per alleviare gli effetti dell’embargo russo che continua a pesare negativamente sul settore.
Per il commissario all’agricoltura Phil Hogan, l’impegno preso ”è una dimostrazione concreta di solidarietà da parte della Commissione europea con i produttori di frutta e verdura dell’Ue che hanno particolarmente sofferto del divieto russo. Dal momento che l’embargo é stato introdotto, la Commissione ha attuato una serie di azioni, riconoscimento la difficile situazione di mercato in cui si sono trovati i produttori”. Le misure consistono principalmente nel ritiro di prodotti per la distribuzione gratuita alle organizzazioni caritative e per ”altri scopi” (come l’alimentazione animale, il compostaggio, e distillazione). Si applicano a pomodori, carote, cavoli, peperoni, cavolfiori e broccoli, cetrioli e cetriolini, funghi, mele, pere, prugne, frutti di bosco, uva da tavola, kiwi, arance dolci, clementine, mandarini, limoni, pesche e nettarine , ciliegie e cachi. L’obiettivo é allentare le pressioni del mercato su frutta e verdura che precedentemente veniva esportata in Russia. Bruxelles farà conoscere i quantitativi di prodotti assegnati agli Stati membri e il sostegno massimo per prodotto e destinazione. Dall’inizio dell’embargo nell’agosto del 2014, le quantità di ortofrutticoli che hanno beneficiato delle misure eccezionali superano 1,13 milioni di tonnellate con un contributo Ue di quasi 280 milioni di euro.
L’Italia potrà beneficiare di misure di sostegno europee per complessive 13.900 tonnellate di frutta e verdura. L’obiettivo: allentare gli effetti negativi dell’embargo russo sul comparto. Lo rende noto la Commissione europea con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue dei quantitativi di prodotti assegnati agli Stati membri e del sostegno che verrà elargito dall’Ue per prodotto e per destinazione. La decisione di prorogare di un anno – dal 30 giugno 2016 al 30 giugno 2017 – le misure a favore del settore ortofrutticolo che ancora subisce gli effetti negativi dell’embargo russo era stata annunciata dal commissario Ue all’agricoltura Phil Hogan.
In base al nuovo provvedimento, il livello del contributo Ue resta invariato. Quanto ai volumi fissati sono basati sulle esportazioni degli Stati membri verso la Russia nei 3 anni precedenti il divieto, a cui è aggiunta una quantità supplementare fino a 3.000 tonnellate per tutti gli Stati membri.
Delle 13.900 tonnellate attribuite all’Italia, 5.300 riguardano mele e pere; 4.600 prugne, uve da tavola e kiwi; 200 pomodori, carote, peperoni, cetrioli e cetriolini; 1.000 arance, clementine, mandarini e limoni; 2.800 pesche e pesche noci. Le misure consistono principalmente nel ritiro di prodotti per la distribuzione gratuita alle organizzazioni caritative e per ”altri scopi” (come alimentazione animale, compostaggio, e distillazione).
Fonte: ANSA