Consorzio Kore: per il melograno seguiamo la tecnica israeliana, in futuro anche frutta esotica

da Redazione uvadatavola.com

La tecnica di gestione agronomica è sicuramente il fattore di maggiore successo per il consorzio Kore.

Tecnica agronomica: dall’Israele in Sicilia
Inizialmente si è basata sull’esperienza pluridecennale degli israeliani, che hanno affinato la tacnica di coltivazione oltre a selezionare le più importanti varietà attualmente presenti sul mercato. Tutt’ora Kore si affida ai migliori tecnici israeliani, ma allo stesso tempo, grazie ai tecnici interni, le pratiche agronomiche sono state scrupolosamente affinate e adatttate al disomogeneo territorio siciliano per esaltare e massimizzare la qualità e la produttività.

Decisiva la scelta di adottare la varietà Wonderful per tutti gli impianti, che oltre ad offrire una colorazione rosso intenso ed arilli grandi, si caratterizza per la versatilità al consumo del frutto tal quale (fresco) oppure alla trasformazione in succo.

I servizi riservati ai soci produttori
I soci del consorzio Kore – Frutti di Sicilia hanno accesso, di diritto, a diversi servizi:

  •  Assistenza tecnica per l’impianto e la gestione in pieno campo;
  • Fornitura di piante e materiali per la realizzazione e gestione dell’impianto;
  • Strategie di mercato che mirano alla valorizzazione e vendita del prodotto;
  • Trasformazione e valorizzazione del prodotto di categoria II in prodotti semilavorati e prodotti finiti;
  • Ricerca ed innovazione: piante, materiale vegetativo, attrezzature, ecc;
  • Gestione centralizzata del prodotto, con attrezzature all’avanguardia per la gestione della calibratura, del packaging e dello stoccaggio.
  • Vendita e relativa tracciabilità, che consente di risalire fino al singolo campo da cui ha origine ogni partita di melagrana conferita.

 

Premi e relazioni commerciali
Kore gode di relazioni commerciali nazionali ed europee all’interno del settore ortofrutticolo. La realtà ha riscosso l’interesse e l’ammirazione di diverse istituzioni regionali e ha vinto diversi premi grazie all’innovazione dei prodotti e dei processi di messa in campo. Kore è stata premiata durante Expo 2015, in occasione della 10^ edizione del premio “Best in Sicily” e del 71° Anniversario dell’Autonomia Siciliana.

A premiare i produttori siciliani sono state anche le partnership avviate con Valfrutta Fresco S.p.A. e le aziende del gruppo Apo-Conerpo. Quest’ultima è una delle più grandi organizzazioni di produttori e sicuramente offrirà a Kore nuove potenzialità per crescere.

Impianto ed esigenze pedoclimatiche
La pianta per natura è un arbusto e quindi tende a crescere a cespuglio ed in altezza, ma nella coltivazione intensiva la pianta viene allevata ad “Y”, con un’altezza contenuta, tanto da permettere la raccolta in piedi e senza ausilio di attrezzature particolari, se non con delle comuni forbici da raccolta.

Il melograno richiede terreni sciolti o comunque drenanti, ma con i dovuti accorgimenti tollera suoli più strutturati purché non asfittici. Si adatta a tutti i climi e microclimi mediterranei ed in particolare cresce in modo ideale nelle zone temperate del Sud Italia. La pianta necessita di notevole disponibilità idrica, fino a 5000 metri cubi ad ettaro per stagione, in piena produzione.

Il terreno, oltre alle comuni lavorazioni di preimpianto, necessita della baulatura. Innalzare il colletto della pianta dal livello del suolo, consente una gestione ottimale degli eccessi idrici causati dalle precipitazioni eccessive. Infine vengono predisposti l’impianto di irrigazione e la pacciamatura.
Questa è fondamentale perché aiuta il produttore a limitare la dispersione e la competizione idrica con le infestanti. Il melograno si può impiantare in primavera o in autunno.

Solitamente si mettono a dimora delle piante in vaso di almeno 1 o 2 anni di età. Sin da subito la pianta necessita di supporto e spalliera per la gestione della chioma.

Gestione in campo
Gran parte della manodopera, necessaria per la gestione di un impianto di melograno, è riconducibile a 2 voci di spesa:

  • Potatura, invernale e verde (o estiva) con successiva legatura dei rami lungo i fili che scorrono sulla spalliera;
  • Raccolta, in funzione dell’età delle piante al momento deltrapianto. Questa si effettua a partire dal 2° o 3° anno, con entrata in piena produzione dal 4° o 5° anno.

Di minor rilievo sono le spese relative alla gestione del terreno e delle infestanti, la difesa e la fertirrigazione. Ma sono comunque di fondamentale importanza i tempi e le modalità degli interventi agronomici.

Progetti per il futuro
“Per il futuro – ha concluso il dottor Maurizio Abate – sicuramente continueremo, per almeno un decennio, a coltivare il melograno in maniera intensiva e a fornire il frutto sia per il consumo fresco che per la 5^ gamma.  A partire dal 2018 è previsto l’avvio di nuovi progetti orto-frutticoli a filiera chiusa. I rapporti con il vivaio Cairo saranno sempre attivi. Attendiamo con ansia di impiantare il prima possibile le nuove varietà di melograno più precoci della Wonderful. Inoltre stiamo pensando di cominciare ad avviare una sperimentazione per la coltivazione di frutti esotici come mango e avocado”.

 

Autore: Teresa Manuzzi

Copyright: uvadatavola.com

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