Gel di aloe e uva: qualità e conservazione

Secondo uno studio, applicato in pre e post-raccolta, il gel di aloe migliora qualità e prestazioni di conservazione dell'uva da tavola

da uvadatavoladmin

Trattamenti con gel di aloe vera in pre e post-raccolta per migliorare qualità e prestazioni di conservazione dell’uva da tavola. Questo il lavoro di ricerca condotto da due ricercatori delle Università turche di Tokat Gaziosmanpaşa e Kırşehir Ahi Evran e che potrebbe cambiare la gestione del post-raccolta. 

Da sempre, per prolungare la durata di conservazione di diversi prodotti si raccomanda il trattamento a freddo. Nel caso dell’uva da tavola, però, la conservazione a freddo presenta diverse sfide, tra cui decadimento e disidratazione, ammorbidimento, perdita di peso, scolorimento e perdita di sapore. Non a caso, dopo le operazioni di raccolta, una parte significativa di prodotto non risulta più idonea al consumo e alla commercializzazione, esponendosi all’insorgenza di marciumi, oltre che incidendo negativamente sulla bilancia dei produttori. 

La durata di conservazione limitata in post-raccolta è riconducibile a diversi fattori, tra cui alcune caratteristiche proprie della vite da tavola. In tal senso, attuare strategie in grado di migliorare la shelf-life dell’uva da tavola e permettere una permanenza omogenea e salubre del prodotto anche dopo la raccolta diventa cruciale. 

Di qui, il lavoro condotto dai due ricercatori volto a indagare gli effetti dei trattamenti con gel di aloe vera sulla qualità dell’uva da tavola durante la conservazione.

Già in precedenza, infatti, alcuni studi hanno dimostrato l’efficacia dei rivestimenti di aloe vera nel ridurre le perdite post-raccolta e nel prolungare la durata di conservazione di vari frutti, come ciliegie dolci, papaia e prugne. Adottando lo stesso metodo, lo studio ha quindi valutato gli impatti dei trattamenti pre-raccolta, post-raccolta e dei trattamenti combinati pre-raccolta+post-raccolta con gel di aloe vera su vari parametri di qualità della varietà Red Globe durante un periodo di conservazione di 150 giorni. I parametri di qualità presi in esame sono stati perdita di peso, rapporto di decadimento, attributi di colore, consistenza, contenuto di solidi solubili (SSC), acidità titolabile (TA), livelli di composti fenolici totali e capacità antiossidante totale, poiché indicativi di composti bioattivi. 

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Stando a quanto emerso, il trattamento con gel di aloe vera post-raccolta ha portato alla perdita di peso più bassa tra i tre trattamenti, mentre il trattamento combinato ha sorprendentemente portato alla perdita di peso più alta.

I trattamenti pre-raccolta hanno invece determinato valori di SSC più bassi, diversamente da quelli combinati, dove i valori sono risultati più alti. Inoltre, la sola durata della conservazione ha influenzato significativamente i valori del pH: i trattamenti con aloe vera hanno infatti incrementato significativamente i fenoli totali rispetto al gruppo di controllo, con un aumento che è rimasto costante per tutto il periodo di conservazione. I trattamenti combinati hanno prodotto i fenoli totali più elevati (3.389,45 µg equivalenti di acido gallico/g di frutta fresca). Allo stesso modo, i trattamenti con aloe vera hanno aumentato significativamente la capacità antiossidante totale (TAC) durante tutto il periodo di conservazione. Diversamente, sebbene il trattamento combinato abbia prodotto il TAC più elevato al giorno 150, i parametri fisici e chimici hanno riportato un’influenza negativa. Tuttavia, rispetto ad altri trattamenti, questo approccio combinato ha aumentato significativamente i livelli fitochimici. 

Come sottolineato, questi risultati suggeriscono che per l’uva da tavola fresca potrebbero essere preferibili trattamenti separati di aloe vera pre o post-raccolta. Infatti, se da un lato i trattamenti pre-raccolta hanno ridotto al minimo la perdita di peso, dall’altro quelli in post-raccolta hanno aumentato il contenuto di solidi solubili (SSC). Nell’uno e nell’altro caso,  parametri cruciali per la durata di conservazione dell’uva.

 

Ilaria De Marinis
©uvadatavola.com

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