Le esportazioni giapponesi di ortofrutta hanno segnato nel 2016 un incremento per il quarto anno di seguito.
Complessivamente, tra prodotti agricoli, della pesca e forestali, le esportazioni sono cresciute dell’1% nel 2015 (circa 6.68 miliardi di dollari USA). Tutto questo nonostante il calo complessivo dell’export totale del Giappone, causato dallo yen troppo forte.
In particolare i volumi di uva giapponese esportata sono aumentati del 50% dal 2015 al 2016 (circa 2,3 miliardi di yen). A trainare le vendite del Paese nipponico è stata la domanda proveniente dai consumatori asiatici più facoltosi, che sono sempre più alla ricerca di frutta e verdura di alta qualità.
L’obiettivo del governo giapponese è aumentare le esportazioni agricole di 1 miliardo di yen entro il 2019. Il Primo Ministro, Shinzo Abe, contava sugli accordi della TPP (Trans-Pacific Partnership), ma la recente uscita degli Stati Uniti dalla partnership capovolge i piani e rendere molto arduo raggiungere l’obiettivo.
Che cos’è il TPP?
Il Trans Pacific Partnership, firmato nel 2015, è un trattato di libero scambio, che prevede la cancellazione o la riduzione di una serie di tasse sull’import di alcuni dei prodotti provenienti dai 12 Paesi firmatari del patto. Oltre a Stati Uniti e Giappone, facevano parte della Partnership anche: Australia, Brunei, Canada, Cile, Malaysia, Messico, Nuova Zelanda, Perù, Singapore e Vietnam.
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