Ismea: rallenta a maggio il calo dei prezzi agricoli

da Redazione uvadatavola.com

Risultano in ripresa, a maggio, i listini agricoli dopo il picco negativo registrato ad aprile.

Lo rileva l’Ismea sulla base dell’indice dei prezzi agricoli alla produzione che si è attestato, nel mese in esame, a 108,3 (base 2010=100), registrando un incremento del 4,1% su base congiunturale. Tale crescita, sottolinea l’Istituto, ha attenuato la tendenza deflativa dell’indice riducendo a -4,6% il gap negativo con maggio 2015.

Sul fronte dei prezzi al consumo, nonostante il dato negativo diffuso dall’ISTAT sul livello generale dei prezzi, l’indice relativo ai beni alimentari registra un avanzamento dello 0,4% rispetto ad aprile e dello 0,2% su base annua. Una ripresa trainata dalla crescita dei prezzi al consumo dei beni alimentari non lavorati, che a maggio aumentano dello 0,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e dell’1,1% rispetto ad aprile.

Guardando ai singoli comparti, i dati di maggio mostrano una congiuntura positiva per le coltivazioni (+9,7% rispetto ad aprile) a fronte di una moderata situazione deflativa su base annua (-3,8%). Il calo tendenziale riflette la flessione dei prezzi della frutta (-14% su base annua, determinata da cali significativi nelle quotazioni di agrumi e frutta a guscio), ma soprattutto il calo generalizzato dei prezzi degli olii e grassi vegetali (-30,9%) e in particolare dell’olio extravergine di oliva (-37,7%).

Negativo il confronto con maggio 2015, seppure in misura più contenuta, anche per i prezzi dei cereali (-3,8%), mentre segnano una variazione annua positiva le colture industriali (barbabietole, tabacchi) e gli ortaggi (rispettivamente 8% e 11,8% su base annua). Per quanto riguarda la dinamica congiunturale, tutte le coltivazioni riportano variazioni nulle, ad eccezione di frutta e ortaggi che registrano una crescita significativa rispetto ad aprile (23,7% e 12,2%).

 

Fonte: ismeaservizi.it

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