Mercato ortofrutticolo Bergamo: al termine l’offerta di uva spagnola

da Redazione uvadatavola.com

Giunta al termine in questa settimana, sul mercato ortofrutticolo bergamasco, l’offerta di uva da tavola spagnola che nei prossimi giorni verrà sostituita con quella di origine sudafricana e/o cilena.

Dando uno sguardo più in generale al mercato ortofrutticolo orobico, si evidenzia la qualità delle arance per le quali il tarocco rimane la varietà di riferimento. Sono presenti, in minori quantità, anche altre varietà, quali Moro e Washington navel, con un unico denominatore comune, ovvero il luogo d’origine: la Sicilia.

Percepibile il calo della disponibilità e qualità di mandaranci di origine nazionale, per i quali la stagione è giunta quasi al termine. Invece, di fronte alla flessione d’offerta dei volumi di clementine nazionali, si rileva un aumento delle varietà tardive di origine siciliana o spagnola.

Sempre molto instabili le quotazioni delle fragole e, oltre al prodotto siciliano e spagnolo, questa settimana sono disponibili, con bassi quantitativi, le prime fragole raccolte in Basilicata e Campania. Intanto, aumentano di qualche centesimo le quotazioni delle pere, un rincaro coerente con le spese sinora sostenute per la conservazione della merce dalla raccolta ad oggi. Abate fetel, Conference, Decana del Comizio e Kaiser le varietà disponibili, tutte di origine nazionale e per lo più raccolte in Emilia Romagna.

Per quanto riguarda gli ortaggi, sono i finocchi il prodotto della settimana al mercato di Bergamo, di origine esclusivamente nazionale (Puglia e Campania sono le regioni che attualmente rappresentano i migliori areali produttivi) e con un buon rapporto qualità/prezzo.

Dopo il tonfo della scorsa settimana, per le quotazioni dei carciofi si registrano prezzi in aumento di pochi centesimi.

Per concludere, stabili la qualità e i prezzi di buona parte dei restanti prodotti orticoli, dove forse l’unica eccezione è rappresentata dagli zucchini, le cui quotazioni tornano a diminuire, stabilizzandosi entro valori addirittura inferiori alla media stagionale.

 

Fonte: bergamonews.it

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