La richiesta di uva da tavola sul mercato ortofrutticolo bergamasco risulta ancora disallineata rispetto all’effettiva disponibilità. I quantitativi, soprattutto per l’uva di buona qualità, risultano in fisiologico calo, mentre la richiesta incalza e i consumatori sembrano apprezzare più ora che in piena stagione la bontà del prodotto.
Dando uno sguardo più in generale al mercato ortofrutticolo orobico, si evidenzia che è entrata nel vivo la stagione degli agrumi nazionali: qualitativamente e quantitativamente le clementine calabresi e pugliesi surclassano il prodotto spagnolo che, nel brevissimo periodo, non avrà più senso commercializzare. Per le arance si intensifica l’offerta proveniente dalla Sicilia e/o dalla Calabria, ma attualmente il prodotto spagnolo evidenzia miglior pezzatura, colore e una maggior selezione dei frutti.
La situazione per i limoni pare analoga a quanto rilevato per le arance e, anche in questo caso, la disponibilità di merce nazionale congiuntamente alla qualità, migliora di giorno in giorno.
È buono l’equilibrio tra domanda e offerta per i loti sia comuni sia per la varietà Persimon, l’attuale condizione commerciale è soddisfacente: la produzione, i commercianti e la clientela possono permettersi un ottimo prodotto a un prezzo consono alla qualità attualmente espressa dalla merce disponibile. Si rafforza la presenza di kiwi di origine nazionale e, piano piano, migliorano anche le condizioni qualitative del prodotto pur rilevando ancora troppe partite che esprimono un grado zuccherino inferiore al “vecchio” raccolto neozelandese.
Sono stabili gli scambi di mele e pere, per le quali, senza distinzione di varietà, purchè siano di origine Italiana, si registra un livello qualitativo eccezionale.
Il prodotto della settimana sul mercato bergamasco è però la frutta secca, specialmente le allettanti e freschissime noci e nocciole: in entrambi i casi le varietà di origine nazionale sono di migliore qualità e ciò permette di giustificare prezzi di vendita più elevati rispetto a quelli della concorrenza estera.
Fonte: bergamonews.it