Netafim, resoconto dell’incontro formativo “L’irrigazione a goccia: dai concetti generali alle innovazioni tecnologiche”

da Redazione uvadatavola.com

Netafim, azienda leader mondiale nel campo delle soluzioni per l’irrigazione, ha organizzato, in collaborazione con uvadatavola.com, il 1° seminario tecnico sull’irrigazione a goccia intitolato “L’irrigazione a goccia: dai concetti generali alle innovazioni tecnologiche”.

L’evento ha visto la partecipazione di vari tecnici operanti nel comparto dell’uva da tavola. Durante l’incontro sono stati illustrati i principi generali dell’irrigazione a goccia, le parti essenziali di un impianto di irrigazione, i principi base della progettazione, per poi concludersi con esempi pratici di applicazione su vigneti ad uva da tavola.

Per conoscere le motivazioni che hanno portato l’azienda ad organizzare questo importante incontro tecnico, abbiamo intervistato Alberto Puggioni, responsabile Agro Marketing di Netafim Italia.

Ci parli brevemente delle attività di Netafim.
Netafim Italia, filiale della multinazionale israeliana, è un’azienda improntata sull’irrigazione a goccia. Dal 2009-2010 abbiamo iniziato la collaborazione qui in Puglia con diversi gruppi di produzione ed enti di ricerca che ci hanno dato la possibilità di essere sempre più presenti sul territorio e dedicarci alle principali colture di riferimento: olivo, vite per uva da tavola, vite per uva da vino, pomodoro da industria, ecc. La nostra attività oggi si concretizza non solo con iniziative di tipo commerciale ma anche di tipo divulgativo, motivo per cui siamo oggi in questa sede a realizzare quello che è a metà strada tra un seminario, un corso formativo ed una giornata di incontro.

Alberto Puggioni, responsabile Agro Marketing di Netafim Italia.

Qual è l’obiettivo di questo incontro?
L’obiettivo è quello di divulgare il nostro patrimonio tecnico alle figure che sono i punti di riferimento sul territorio pugliese, ovvero i consulenti aziendali. Quindi quello che abbiamo organizzato è un incontro “da tecnico a tecnico”. Allo stesso tempo vogliamo cercare di semplificare i molteplici concetti legati all’irrigazione a goccia che in questo periodo sono oggetto di grande attenzione. Purtroppo le informazioni a riguardo non sono sempre corrette, soprattutto dal punto di vista agronomico e applicativo.

Qual è la presenza  di Netafim Italia in Puglia e quali sono gli obiettivi che la vostra azienda vuole raggiungere nel nostro territorio?
La Puglia per un’azienda come Netafim Italia, che lavora quasi esclusivamente in agricoltura, rappresenta una regione di estremo interesse, non solo per l’aspetto colturale ma anche per tutte le attività di ricerca che il territorio è in grado di sviluppare. Da quando faccio questo lavoro, la Puglia è stata sempre un punto di riferimento, a partire dal pomodoro da industria del foggiano, fino alle colture olivicole del Salento. Ci sono molte altre regioni, come l’Emilia Romagna o altre del Nord Italia, di estremo interesse, però in Puglia abbiamo trovato un’attenzione particolare a queste tematiche, dovute anche ai molteplici problemi di gestione idrica presenti nel territorio.

Come intende sviluppare Netafim il proprio lavoro nel settore dell’uva da tavola?
Sull’uva da tavola il lavoro di Netafim è più recente. In Puglia abbiamo lavorato molto sull’olivicoltura, sul pomodoro da industria e nelle serre dove si producono rose e fiori recisi. Però diciamo che fondamentalmente oggi l’interesse è la vite ad uva da tavola, una coltura sulla quale c’è tantissima conoscenza. Considerate che in altre nazioni dove si produce uva da tavola Netafim è presente come leader del mercato dell’irrigazione. In Italia questo è più difficile, sappiamo che ci sono molte aziende che lavorano qui sul territorio e che contribuiscono all’irrigazione dei vigneti. Quello che stiamo cercando di fare, anche con giornate come queste, è non solo farci conoscere sul territorio, ma anche divulgare alcuni principi agronomici che supportano poi le scelte tecniche. L’obiettivo, quindi, non è solo quello di essere presenti come fornitori di prodotti, ma soprattutto essere in grado di interfacciarsi con i tecnici aziendali. Avere la possibilità di parlare o di avere una relazione diretta con i tecnici è un modo per entrare direttamente nelle aziende e riuscire a far percepire quanto abbiamo da dire e da offrire in questo settore.

 

Autore: la Redazione

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