Secondo la Chilean Table Grape Committee le esportazioni cilene di uva da tavola verso l’Asia sono destinate ad aumentare in modo significativo durante l’attuale stagione, mentre le spedizioni verso l’Europa diminuiranno.
Il Presidente Fernando Sat ha tuttavia dichiarato che la campagna 2015/16 è stata preannunciata come normale, salvo eventi meteorologici avversi.
Secondo i dati di ASOEX, il Cile ha finora spedito 956.015 box verso i mercati di tutto il mondo, principalmente apirene come Flame seedless, Sugraone, Thompson Seedless, Prime e Perlette.
L’Asia, secondo le previsioni, sarà una delle destinazioni principali per le esportazioni di uva in questa stagione, andamento che riflette il trend degli ultimi anni.
“Stiamo aumentando notevolmente i nostri volumi in Asia, soprattutto in Cina, Corea del Sud e Sud-Est asiatico, in particolare uve senza semi”, ha spiegato Sat. Le esportazioni verso l’Europa invece si ridurranno “fondamentalmente a causa del tasso di cambio e dei requisiti imposti da alcuni mercati europei in cui gli aspetti legati alla sicurezza alimentare sono confusi”.
Secondo l’associazione di produttori Fedefruta, nel 2015 i profitti per i viticoltori sono simili a quelle del 2013, l’ultima stagione “normale” prima del gelo devastante del settembre di quell’anno.
Le cifre mostrano che i prezzi medi hanno raggiunto i 0,98 dollari/kg rispetto agli 1,014 dollari/kg del 2013, quando si raggiunsero le 850.000 tonnellate di uva esportata. “I prezzi sono come quelli del 2013, ma i volumi spediti saranno inferiori di circa 100.000 tonnellate”, ha spiegato il direttore degli studi di Fedefruta, Alfredo García.
“Grazie al continuo rafforzamento del dollaro ed alle piogge cadute nelle regioni settentrionali all’inizio di quest’anno, le prospettive per la stagione in corso sono più che positive”, ha concluso.
Fonte: fruitnet.com